Moby dick - Il nemico invisibile non si batte così. Positivi su positivi, a rischio la salute degli atleti. Ma c'è chi pensa di giocare a tutti i costi

Corrispondente Daily Mail, autore di 9 libri. Autore e conduttore programma #Alvolante per AntennaSud. Vincitore Overtime Festival della Comunicazione del giornalismo e del premio Campione Odg Puglia
18.03.2020 03:27 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
Moby dick - Il nemico invisibile non si batte così. Positivi su positivi, a rischio la salute degli atleti. Ma c'è chi pensa di giocare a tutti i costi

Chiudiamo tutto, serriamo le fila, giriamo la chiave nella toppa e incastriamo il fazzoletto di stoffa sotto la porta per evitare gli spifferi. Non é il momento di fare polemiche, non è il momento di fare pressioni affinché il calcio continui a manifestare la propria presunta onnipotenza infischiandosene dei rischi. Il Coronavirus non è un pranzo di gala, è una rivoluzione culturale che impone di trasformare l’Europa in un puzzle pieno zeppo di confini logori e non più idonei al gioco dell’incastro.

Non si tratta di battezzare il campo di battaglia dei Guelfi o dei Ghibellini e nemmeno di indovinare il rione del Palio di Siena: qui è in gioco la salute di atleti che non hanno il dovere di offrire lo spettacolo a tutti i costi ma hanno il diritto di tornare a casa dai propri familiari senza correre il rischio di infettarli. Nel volgo più esasperato i giocatori sono come i sul Titanic, intenti a scannarsi per una nota leggermente stonata mentre la nave cola a picco inghiottita da un mare di superficialità.

Non è così che si combatte un nemico invisibile, non è agitando le bandiere sui balconi che il paese dimostra la propria italianità. Il Flash Mob è una espressione volgare dell’esasperazione della visibilità, dei selfie al contrario, del paese che manda a casa gran parte del sistema sanitario più esperto con la Quota 100 e pensa di lanciare in corsia i “dottorini”, i neo laureati chiamati a scontrarsi immediatamente con il leone più indomabile con una corona cucita in testa. 

Si dirà che è stata una idea, su evidenzierà che non è stata raccontata bene sulla stampa, perché nessuno si piani alti ammette mai errori di comunicazione, eppure la sostanza è che in serie A continuano a manifestarsi giocatori con tamponi positivi al Covid e l’unica preoccupazione pare essere quella di dover giocare, a tutti i costi...