LA LANTERNA VERDE - Vlahovic è davvero fuori dal progetto?

Vlahovic è davvero fuori dal progetto?
Ormai non c’è giorno in cui non si parli dell’addio di Vlahovic. Si parla, in chiave bianconera, al passato quando si fa il nome dell’attaccante croato. Nonostante il neo direttore generale Comolli abbia spiegato, a chiare lettere, la sua volontà di parlare con Vlahovic per capire cosa fare, il futuro del centravanti pare segnato da tempo e, soprattutto, non più modificabile. Dopo tre anni e mezzo, la sua avventura alla Juventus è giunta al capolinea. Continuo a chiedermi se Vlahovic sia davvero fuori dal progetto…
Premessa: non sono un grande fan del serbo e, più volte, ho ribadito la sua incapacità a fare l’ultimo salto di qualità, quello che serve o, meglio, sarebbe servito, per essere degno di indossare la casacca della Juventus. Eppure, sbirciando tra i suoi numeri, qualche dubbio resta. In 142 partite con i bianconeri, ha segnato comunque 56 reti. Non tantissime ma neppure pochissime. Anche nell’ultima, travagliata stagione, è arrivato a quota 15 reti. Nelle tre stagioni “piene” a Torino, è sempre andato abbondantemente in doppia cifra: 14, 18 e, appunto, 15 reti. È davvero così scarso e così facilmente sacrificabile?
Probabilmente la questione è più economica che tecnica. Vlahovic paga uno stipendio esagerato, in rapporto al suo rendimento in campo. Parliamo di un ingaggio, per la stagione appena andata in archivio, pari a 12 milioni di euro netti. Tanto, troppo per il Vlahovic visto in azione…
Tuttavia, lasciar andare Vlahovic significa dover rimpiazzarlo con un altro attaccante migliore. Ecco, il problema sta tutto qui. Un centravanti che possa garantire più gol e, soprattutto, prestazioni migliori non è così facile da trovare (e a prezzi umani). L’unico che, almeno sulla carta, potrebbe far sparire, in un attimo, il ricordo di Vlahovic è Osimhen. Il nigeriano ha tutto per sfondare alla Juventus. Il problema? Il cartellino è nelle mani di De Laurentiis, non proprio un amicone della Vecchia Signora.
Forse, prima di dare il benservito a Vlahovic (magari per avere Theo Hernandez), sarebbe opportuno avere tra le mani un altro attaccante importante, insomma il suo erede. Cederlo e poi andare a cercare il sostituto potrebbe essere molto rischioso. Dopo i tanti azzardi della passata stagione, meglio muoversi con i piedi di piombo. Vlahovic non è un fenomeno ma non è neppure l’ultima punta della pista. Ok, Kolo Muani pare vicino a restare anche la prossima stagione ma abbiamo già visto cosa vuol dire avere un solo attaccante di ruolo in rosa (escluderei Milik dal conteggio per ovvie ragioni). Direi che vanno evitati gli errori del recente passato, no?