L'ItalJuve non c'è più, ma può tornare. Anche per il bene della Nazionale. Lasciare senza vincere non fa per Chiellini

29.03.2022 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
L'ItalJuve non c'è più, ma può tornare. Anche per il bene della Nazionale. Lasciare senza vincere non fa per Chiellini
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Quando la Juve va bene, altrettanto fa l'Italia. È un piccolo grande assioma del calcio italiano. Rotto solo in parte dagli Europei vinti a Wembley: la Juventus l'anno scorso non ha fatto benissimo, ma la leadership azzurra era pur sempre in mano a Bonucci e Chiellini. Leader di ieri, grandi assenti nella clamorosa disfatta di Palermo contro la Macedonia. E chissà quanto ha pesato questo sulle speranze di andare in Qatar per dei Mondiali bislacchi ma pur sempre Mondiali.

L'Ital-Juve, oggi, di fatto non esiste più. Bonucci e Chiellini ci sono ancora, ma la Nazionale ha bisogno di nuovi leader e lo stesso vale per la società bianconera. È un avvicendamento fisiologico. Ci sono Chiesa e Locatelli, anche De Sciglio e Bernardeschi ma questi ultimi due da giugno non è affatto scontato. Il progetto della dirigenza bianconera, da quel che si intuisce finora, punterà forte sull'azzurro come colore della nazionale dei nuovi acquisti. Vlahovic non va in quella direzione, per carità, ma il potenziale innesto di Zaniolo sì. Al di là di ogni retorica, della quale però il pallone si ciba, un nucleo forte e identitaria serve come il pane. Farebbe bene all'Italia e farebbe bene alla Juventus.

A proposito di Nazionale. Da qualche mese testa, cuore e ogni fibra muscolare di Giorgio Chiellini era diretta all'azzurro. Al sogno Mondiale, a Qatar 2022, alla chimera di un clamoroso double. Tutto franato, nella serata più amara della storia del calcio italiano. E da qui una serie di interrogativi: il contratto con la Juventus dice scadenza 2023, ma visto che l'obiettivo con l'Italia è sfumato, il capitano non anticiperà i tempi del ritiro? Non sappiamo cosa passi nella testa dell'uomo e del calciatore, se ci stia riflettendo o se magari non abbia già deciso, in un senso o nell'altro. Quel che è sicuro è che difficilmente vincerà il campionato in questa stagione, e sicuramente non vincerà la Champions. Il Mondiale è andato, ma lasciare senza trofei in braccio non fa per uno che ne ha vinti così tanti. Il grande sogno può avere anche le orecchie grandi, l'anno prossimo.