IL SANTO DELLA DOMENICA - La differenza tra i sogni e la realtà. La squadra ha bisogno di almeno due innesti di valore .Calendario asimmetrico? No,calendario antipatico...
Il dibattito è aperto: quante operazioni di mercato riuscirà a chiudere la Juve? Le opzioni, ad oggi variano dallo stato d’animo: si passa dal pessimista, che teme addirittura nessun movimento, all’inguaribile ottimista secondo cui “ vedrai che alla fine Pogba tornerà, o in alternativa il centrocampo verrà rinforzato da Milinkovic”. Tutto bello, tutto giusto, in particolar modo d’estate tempo in cui, nel mondo normale quello cioè ante covid, il tifoso sognava e vedeva spesso trasformare i sogni calcistici in realtà, senza andare troppo lontano basti pensare agli ultimi colpi; Ronaldo e De Ligt. Ma andando indietro come dimenticare Higuain, Pjanic fino ad arrivare a Tevez. Sembra un’era geologica fa, in realtà non sono neppure 10 anni, 10 anni in cui però le difficoltà economiche, frutto anche di scelte discutibili soprattutto sul fronte ingaggi, sommate alla pandemia, hanno cambiato tutto.
Oggi la Juve ( attenzione non solo la Juve bensì tutte le società senza stati sovrani alle spalle) fatica ad arrivare a Locatelli, si deve inventare formule fantasiose per portare a casa Chiesa, e non può spendere 35 milioni in contanti per De Paul. Ma rispetto alla maggior parte degli altri club ha un grande vantaggio. Una famiglia e una proprietà pronta ad intervenire con una ricapitalizzazione che permetterà, ad esempio, di tenere Chiesa e rimandare al mittente le offerte che stanno arrivando. Ma i tifosi hanno ragione, la squadra va rinforzata, serve un centrocampista, possibilmente due, una quarta punta e perché no, un centrale difensivo che prenda il posto di Demiral che ha qualche mal di pancia. Riuscirà Cherubini a piazzare tutti questi colpi di mercato? Dobbiamo essere onesti, e forse antipatici e ce ne scusiamo, ma probabilmente no. Locatelli alla fine arriverà( almeno cosi sembra ad oggi nonostante le schermaglie della trattativa) poi si procederà in base alle opportunità e alle uscite.
Il resto spetterà a Allegri, che in confronto al primo anno, ha maggiori responsabilità e molto più da perdere. Max da Livorno lo sa bene, ma le sfide certamente non lo spaventano. Dybala diventerà centrale nella nuova Juventus ( entro fine mese si potrebbe chiudere la partita del rinnovo) mentre Ronaldo sarà la ciliegina su una torta che però dovrà essere più sostanziosa rispetto agli ultimi due anni. Il portoghese non potrà caricarsi tutto l’attacco sulle sue spalle, e questo Allegri lo sa bene. Una delle prime missioni dell’allenatore sarà infatti quella di far tornare gli attaccanti centrali rispetto alle reti complessive della stagione. Non si dovrà più ripetere il dislivello realizzativo visto negli ultimi tempi.
Chiesa, Kulusevsky, Morata e lo stesso Dybala non dovranno più essere comprimari ma attori protagonisti nell’area di rigore avversaria.
Ma soprattutto servirà una squadra già pronta per l’inizio della stagione. Il calendario più che asimmetrico, è stato “ antipatico” nei confronti della Juve sia nel girone di andata che in quello di ritorno. Vero, si devono affrontare tutte prima o poi, ma un conto è farlo con la possibilità teorica di respirare tra una partita e l’altra, un altro è doverlo fare giocando, ad esempio contro Napoli e Milan in successione, oppure con Torino Roma Inter e Sassuolo una dopo l’altra. Nessuna polemica, sia chiaro, solo una simpatica constatazione. Per molto meno abbiamo visto presidenti abbandonare in motorino, inveendo contro tutto e tutti, la sede dalla Lega Calcio….