SOTTOBOSCO - Rinforzi, rinnovi e cessioni: chi capisce dirigenti Juve è bravo. Due sole strade: quale imboccheranno? Un Dino Sani dall'Inghilterra per Allegri. Ecco i tre colpi da Scudetto...

06.06.2022 00:13 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO -  Rinforzi, rinnovi e cessioni: chi capisce dirigenti Juve è bravo. Due sole strade: quale imboccheranno? Un Dino Sani dall'Inghilterra per Allegri. Ecco i tre colpi da Scudetto...
© foto di Andrea Bosco

Chi li capisce – i dirigenti della Juventus – è bravo. Cercano rinforzi, alternative. Certamente attraverso una finanza creativa considerato che di soldi in cassa ce ne sono pochi. Potrebbero avere “di ritorno“ i Demiral (che mi sembra decisamente più valido di alcuni arnesi pubblicizzati sul web), i Mandragora (con una qualità decisamente maggiore rispetto a quella degli Arthur, dei Ramsey e probabilmente anche dei Rabiot), potrebbero dare fiducia ai “loro” Fagioli, Rovella, Ranocchia, Gatti, Dragusin. Ma sono dubbiosi: “verranno”, leggo,“valutati“. Siamo al 6 di giugno, ma tutto tace in casa Juve.
Pogba (a giorni, si dice, ma occhio perché  “il Real è ancora in lizza, al pari del Psg”), Di Maria (ma vuole un solo anno di contratto: giocatore spaziale nonostante l'età, ma ci sono i mondiali e un mondiale a cavallo dei campionati, potrebbe essere penalizzante). Poi  Molina (ma l'Udinese chiede minimo 20 milioni). Poi Kostic (non saprei cosa dirvi: non lo conosco), poi Simeone, visto che Jesus costa una iperbole, che Arnautovic non si muove da Bologna  e che Milik, diciamolo: anche no.  Ci sarebbe Muriel:  ci sono bravi dietologi nella zona di Torino. Manca dalla  lista sempre un regista, ma tra poco ci arrivo.

Per gli acquisti magari Elkann si mette una mano dalle parti del portafoglio. Ma per le “dismissioni“? Chi lo vuole Alex Sandro? Nessuno. Idem Ramsey. Pare ci siano offerte per Rabiot, quelle per Arthur sembrano  teorie sugli ufo: cazzate. Che fare di Kean: solo Nedved può pensare che il giovanotto sia in grado di realizzare 25 gol in stagione. E quanto a Cuadrado: rogne. Tre milioni per rinnovare non gli bastano. E come non capirlo, considerato quanto Cuadrado ha fatto per la Juve? Ma questa è la nuova Juve. Che ha congedato senza fare un plisset i  Bernardeschi e i Dybala e congederà Morata. E che  neppure sta cercando i sostituti. Sì lo so : Pogba, Di Maria. Come scrivevano i tardolatini: “Campa cabballus“.  La Juventus, oltre a schiarirsi le idee, dovrà decidere in fretta il da farsi. Un amico mi ha scritto: “Stanno aspettando che inizi Calciomercato l'originale con Bonan, Di Marzio e Faina: in modo che le notizie abbiano un risalto maggiore“.  E sia: aspettiamo  Ale Bonan su un trattore in versione “agrimensore“. Quasi ci siamo. Ma a parte l'incidenza mediatica della “bibbia” del mercato televisivo,  le strade sono due, a mio modesto parere. Cercare di tornare vincenti subito con innesti di valore e di collaudata esperienza. Oppure programmare un triennio, forse un quadriennio, privo di vittorie ma mettendo  le basi per far crescere i giovani. Per avere una “squadra“ tra qualche stagione, di qualità.

Certo la Juve dovrà porsi qualche interrogativo. Del tipo: quante idiozie abbiamo messo assieme negli ultimi anni?  Avere consapevolezza degli errori, ammettere gli errori, cercare di spiegare perché sono stati commessi, sarebbe  un buon inizio. Concedersi ai media, umilmente, indossando sandali e saio, la strada giusta. La Juve deve “recuperare“: immagine e sostanza. Oggi sta sull'anima a tre quarti dei suoi tifosi. Non è più così popolare, la Juventus. I suoi dirigenti appaiono “distanti“, arroccati in una torre d'avorio. Irritati per le critiche, incapaci di “concedersi“ alla base,  indisponibili ad offrire spiegazioni. Eppure dovrebbero: O non gli ha fatto il minimo effetto che tra  la “rivoluzionata” Nazionale di Mancini che ha pareggiato contro la Germania non ci fosse un solo juventino?  La prima strada è quella di prendere uomini collaudati. E allora bene Pogba, bene Di Maria. Per conto mio benissimo (ci fosse la possibilità) Fernandinho del quale Guardiola potrebbe disfarsi. Direte: ha 36 anni. Certo. Ma è integro. E soprattutto fa correre la palla. Non sembra imbolsito come Jorginho e in mezzo al campo ci sa stare.

Nel 1961 il Milan di Nereo Rocco mise sotto contratto Jimmy Greaves, straordinario cannoniere britannico del Tottenham dotato di una rapidità di esecuzione pari solo a quella di  Puskas.

Greaves era figlio di tranviere, aveva un carattere esuberante, arrivava agli allenamenti con un macchione ( non rammento fosse una Rolls o una Jaguar ) era indisciplinato e a Rocco stava sulle scatole. Nonostante i 9 gol in campionato in 10 gare fu rispedito (dopo un turbolento intermezzo nello spogliatoio nel corso di una gara contro la Juve) in Inghilterra. Al suo posto arrivò Dino Sani:  brasiliano con incipiente  calvizie che lo rendeva più vecchio dei suoi 29 anni. Sani, che oggi ha 90 anni, era un nazionale: mago del centrocampo. Lento ma capace di armonizzare il gioco grazie ad una  eccellente visione. Se Sani era lento, la sua “palla” viaggiava veloce, le sue chiusure erano impeccabili. Rocco spedì Rivera a far da spalla ad Altafini al posto di Greaves e con Sani in regia il Milan vinse lo scudetto.  Fernandinho potrebbe diventare il Dino Sani di Allegri . Certi giocatori  possono fare le fortune di una squadra. La Juve ci pensi. Ma chi decide alla Juve?  Spero non indicano per prendere un giocatore ogni volta un Congresso di Vienna. In ogni caso, nonostante l'età, uno come Fernandinho - a naso – ad Allegri dovrebbe piacere . E io mi spendo: con Fernandinho, Pogba e Di Maria, la Juventus sarebbe da scudetto. E in Champion's difficilmente rimedierebbe figure barbine stile Villarreal.