Juve-Genoa 2-0, le pagelle: Bernardeschi e Bentancur perfetti. Dybala torna a splendere

Szczesny 6.5: deve compiere un solo intervento, ma è bravissimo a volare su Galabinov. Per il resto sempre attento e bravo anche con i piedi quando serve.
Lichtsteiner 5.5: ancora una volta non convince. Si muove come sa, strappando applausi soprattutto per le sovrapposizioni con cui apre gli spazi a Bernardeschi, ma a parte queste corse sono più i mugugni. Impreciso e confusionario (73' Chiellini sv)
Rugani 6: soffre di nuovo Galabinov, anche se l'aria di casa e una Juve decisamente più solida di quella che ad agosto traballò a Genova gli permettono di prendere col tempo le misure e reggere bene. Qualche sbavatura, però, va evidenziata.
Barzagli 5.5: non il muro cui ha abituato. In difficoltà in diversi frangenti, rischia di combinarla grossa al 52' quando un passaggio per Rugani si trasforma in occasione d'oro per il Genoa.
Asamoah 5.5: impreciso per larghi tratti della partita, si mette nei guai nel finale, sbagliando un dribbling e scontrandosi con Pellegri in area. L'arbitro prima assegna e poi giustamente annulla il calcio di rigore, ma resta la giocata pericolosa e che poteva complicare il finale.
Marchisio 6.5: sta bene e questo è il segnale più importante. Bravo ad assistere Dybala (che poi inventa il gol), è la costante spinta pronta a penetrare nella difesa avversaria. Segnale importante in vista del 2018.
Bentancur 7: tra i migliori. Insuperabile in fase difensiva, si accende spesso e sovente anche con il pallone tra i piedi, mostrando la solita tranquillità che aveva stupito fin dalle prime uscite. Ora non è più una sorpresa e gioca con autorità e coraggio. Alla voce 'come sfruttare al meglio una chance', trovate lui.
Sturaro 5: il giudizio sulla partita potrebbe valere come descrizione del giocatore in generale. Grande impegno, grande corsa e voglia, ma altrettanta confusione e imprecisione. Sbaglia davvero troppo palla al piede.
Douglas Costa 6.5: la sensazione è che manchino solo un pizzico di fortuna e assistenza per poter diventare finalmente il giocatore devastante che è destinato ad essere anche in bianconero. Intanto si 'accontenta' di seminare avversari come se fosse la cosa più facile del mondo e costruire pericoli ogni qualvolta entri in possesso della sfera. Sfiora anche il gol nel primo tempo, ma trova un meraviglioso Lamanna (61' Higuain 7: entra e segna, serve altro? Nel gol, tra l'altro, c'è tutto il suo momento d'oro. Vede lo spazio, detta il passaggio, si divora fisicamente l'avversario e poi come un cecchino non sbaglia)
Dybala 7: non comincia benissimo, deve combattere e superare calcioni ed errori, ma poi basta un lampo per scacciare via le nubi. Stupendo controllo a orientare la conclusione e poi mancino preciso e letale. E da lì tutto è più facile. Le giocate sembrano venire di nuovo con più facilità e arriva anche l'assist per Higuain. Bentornato, Paulo.
Bernardeschi 7: per costanza di rendimento e soprattutto per capacità di incidere nel momento più difficile (l'avvio) è forse il migliore in campo. Sempre la giocata giusta, con tantissima qualità in ogni tocco e una marea di occasioni create. Sta bene ed è in un momento di grande fiducia.(86' Matuidi sv)
All. Allegri 7: anche con le riserve, la Juve è la stessa. Pericolosa, a tratti anche bella e soprattutto solida e organizzata. Esattamente la squadra che un allenatore vorrebbe vedere. Tiene al trofeo e lo dimostra quando, in occasione del rigore dato e poi tolto, si rivede in versione l'Allegri furioso. Vietato abbassare la concentrazione in ogni caso.
L'AVVERSARIO
Genoa (3-5-2): Lamanna 6.5; Biraschi 5, Rossettini 5.5, Gentiletti 5; Lazovic 5.5 (61' Ricci 5), Omeonga 5, Cofie 5.5, Brlek 5, Laxalt 5; Centurion 4.5 (72' Pellegri 5.5), Galabinov 6 (77' Rossi sv). All. Ballardini 5.5