Gli eroi in bianconero: Giuseppe CORRADI

Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia
08.07.2020 10:30 di Stefano Bedeschi   vedi letture
Gli eroi in bianconero: Giuseppe CORRADI
TuttoJuve.com

Nato a Modena, il 7 luglio 1932, sarebbe, oggi un terzino destro fluidificante di primo ordine; più elegante che grintoso, dotato di ottima tecnica individuale, era più valido in fase di disimpegno e nella costruzione delle azioni di rilancio che nel rompere le insidie avversarie, che prevedevano, a quei tempi, di mandare il pallone in tribuna. Arrivò alla Juventus giovanissimo, avendo subito l’onore di fregiarsi di uno scudetto, vinto al termine del campionato 1950-51, quando giocò alcune gare al posto del titolare Bertuccelli.

Era una Juventus che nella prima fase del campionato era allenata da Bertolini e Combi, in attesa dell’arrivo dell’ungherese Sárosi che, nella fase calda del campionato, seppe tenere in pugno la squadra con autorità e, nello stesso tempo, dare spazio anche a giovani promesse, come Corradi; infatti, il giovanotto, schierato da terzino oppure da mediano, scende in campo per ben diciassette volte.

«E dire che doveva diventare portiere – si legge su “Stampa Sera” del 14 dicembre 1951 – quando frequentava l’Istituto del Sacro Cuore, a Modena, Corradi era famoso tra i ragazzini del rione per i voli tra i pali, o meglio tra il mucchietto di libri di scuola messi al posto del montante destro e la pila di cartelle che costituivano il palo sinistro. Disgraziatamente, o fortunatamente per lui, durante un’uscita si fratturò il naso, Cosicché ora vanta il profilo da boxeur e il ruolo fisso di terzino, sebbene sia stato prima mezzala e centromediano. Corradi, ricorda con particolare riconoscenza, tra i suoi istruttori, l’allenatore Mabelli che l’ha scoperto e l’attuale tecnico del Genoa Senkey, il quale lo ha perfezionato nello stile».

Sei anni dopo, Corradi è nuovamente Campione d’Italia; questa volta, però, vince lo scudetto da titolare, in una Juventus allenata dallo slavo Broćić, che festeggiava, con la conquista del titolo, l’arrivo dall’Argentina di un fuoriclasse come Omar Sivori e dal Galles di un ariete come John Charles.

Il ricordo del figlio Gianni: «Mi raccontò che fu visionato da Rosetta, terzino del famoso quinquennio, quando esordì nel Modena e che, quando si fecero avanti sia Inter che Juventus per acquistarlo, la spuntò la Vecchia Signora e fu immensamente onorato di fare parte di un po’ della storia bianconera. Col primo ingaggio corse ad acquistare una fiammante motocicletta con la quale fece il viaggio Modena-Torino. All’arrivo in sede della Juventus un dirigente dell’epoca, stupefatto quanto divertito per l’ingenuità, gli sequestrò immediatamente il mezzo che gli fu prontamente risarcito. Nessun atleta poteva permettersi il rischio di infortunarsi al di fuori del rettangolo di gioco. Lo raccontava ridendo bonariamente, pensando alla sua leggerezza dei diciannove anni di età. In un articolo di Gianni Brera di molti anni fa fu inserito, dallo stesso, nella formazione ideale della Juventus del dopoguerra, che faceva all’incirca così: Zoff, Corradi, Cabrini, Gentile, Emoli, Scirea, Tardelli, Boniperti, Platini, Sivori, Charles. Di sicuro è sempre rimasto legato alla famiglia Agnelli a Boniperti e a molti dei suoi compagni di squadra. Mi ha sempre parlato della signorilità dell’ambiente Juventus alla quale tutta la nostra famiglia è grata perché, anche dopo aver lasciato la casacca bianconera, papà è stato sempre amorevolmente seguito e aiutato dalla società Juventus (Boniperti in primis)».

Corradi vestì anche la maglia della Nazionale e prese parte alle Olimpiadi finlandesi del 1952; dopo la passeggiata contro gli Stati Uniti a Tampere, battuti per 8-0, la Nazionale Olimpica fu sconfitta a Helsinki per 0-3, dalla Grande Ungheria di Ferenc Puskás, che avrebbe poi vinto la medaglia d’oro e dominato il calcio mondiale di quegli anni. Terminerà la carriera in bianconero nell’estate del 1959, dopo aver totalizzato 202 presenze e realizzato cinque goal.