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Zironelli scommette su Di Pardo: "A Verona può esser titolare, ha le qualità giuste per sfondare. Fagioli? Speriamo riaccenda la luce in quel ruolo, Allegri mi diceva..."

26.02.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Zironelli scommette su Di Pardo: "A Verona può esser titolare, ha le qualità giuste per sfondare. Fagioli? Speriamo riaccenda la luce in quel ruolo, Allegri mi diceva..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex allenatore della Juve U23 e reduce dall'ultima esperienza con la Sambenedettese, Mauro Zironelli, per parlare approfonditamente di Alessandro Di Pardo e Nicolò Fagioli:

Tra i giocatori che hanno trovato l'esordio in Serie A con il Crotone c'è Alessandro Di Pardo. Che giocatore era quello che hai allenato in Under 23 due stagioni fa?

"Di Pa è un giocatore molto flessibile che può giocare in molti ruoli. A me piaceva molto per la sua duttilità, si era adattato anche a fare il quinto di centrocampo. E' un giocatore resistente, di gamba, che non si tira mai indietro, lo ricordo come un grande lavoratore. Ha le qualità giuste per sfondare". 

E pochi giorni fa, ha trovato l'esordio con la maglia bianconera in campionato. Tra l'altro aveva già giocato una buona parte di gara contro la Spal in Coppa Italia.

"Sì, sono stato contentissimo sia per lui che per gli altri che hanno esordito in prima squadra. Mi sento ancora coinvolto perché sono stato il primo a svezzare questi ragazzi in U23. Vederli in prima squadra è una grande gioia, sono state troppe ed eccessive le critiche ricevute in questi anni. La Juve è l'unica che ha dato via a questo progetto e sta avendo ragione".

Tornando a Di Pardo, non ti sorprende, dunque, che Pirlo lo abbia scelto per portarlo nel gruppo della prima squadra?

"Non sono rimasto affatto sorpreso, la sua capacità di esser bravo in entrambi le fasi di gioco lo colloca come un giocatore utilissimo nel momento attuale bianconero. Una delle sue qualità più importanti è la corsa, quasi instancabile sulla fascia. A Pistoia, un suo gol ci aiutò a vincere una partita che si era complicata. Nel suo piccolo, quell'anno grazie alle sue prestazioni fece guadagnare 6/7 punti all'U23".

A Verona la Juventus si presenterà senza Cuadrado e Danilo, per cui la fascia destra potrebbe essere davvero scoperta. Potrebbe essere la sua chance?

"Per me sì, viste le assenze potrebbe partire anche titolare. Pian piano si sta ritagliando degli spazi importanti, può essere arrivato il suo momento giusto".

E' la Juventus dei giovani, un altro fiore all'occhiello è sicuramente Nicolò Fagioli. Che ricordi hai di lui?

"Con me ha esordito nel calcio dei professionisti, fin da subito ho capito che aveva un altro passo rispetto agli altri ventuno in campo. Ricordo già una spiccata personalità, d'altronde lo aveva già visionato Allegri e anche lui mi diceva di farlo entrare piano piano nei meccanismi della squadra. Senza Pirlo si è un po' spenta la luce in quel ruolo, speriamo sia lui a riaccenderla".

Il giovane Musiala, classe 2003 e titolare con il Bayern in Champions, ha aperto un lungo dibattito secondo cui i giovani in Italia sono ancora poco valorizzati. I Fagioli e i Di Pardo possono essere gli esempi giusti per cambiare il trend?

"Si è sempre restii a far questo, io dal mio punto di vista posso dire di aver fatto esordire nell'U23 Moreno a 16 anni nel 2018 e nell'esperienza della Sambenedettese ho dato spazio a molti giovani. Se sono bravi, devono giocare. Questi sono tabù che dobbiamo abbattere, mi auguro che verranno premiati giocatori come Di Pardo che si allenano sempre a mille e possiedono il ritmo giusto per questo calcio".

Può essere giusto definire Fagioli l'alter ego di Pirlo?

"Anche lui, un po' come accaduto con il primo Pirlo, si deve definire a livello di posizione in campo, perché la qualità e la visione di gioco sono due delle doti più belle che possiede Nicolò. Quando faceva il trequartista non era sempre nel vivo dell'azione così come quando ha fatto il play, ogni cosa ha il suo tempo. L'importante è che capisca l'intensità degli allenamenti e migliori l'intensità del suo gioco".

Si ringrazia Mauro Zironelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.