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Rubinho: "Pirlo preparato: diventerà un grande allenatore. Marotta? Alla Juve non serve altro direttore"

04.05.2021 13:30 di Luca Cavallero   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Rubinho: "Pirlo preparato: diventerà un grande allenatore. Marotta? Alla Juve non serve altro direttore"
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© foto di Nicolò Campo/Image Sport

Riguardo all'attualità in orbita bianconera, la redazione di TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Rubinho, portiere della Juventus tra il 2012 e il 2016.

Partiamo dallo scudetto dell'Inter del tuo ex allenatore Antonio Conte: quanta mano c'è del tecnico salentino nel tricolore nerazzurro?

"Io sono stra-contento per il mister, perchè se lo merita: è un professionista esemplare. Parla la sua carriera per lui: da tutte le parti in cui è stato, ha vinto. E' inevitabile che con l'Inter, prima o poi, avrebbe vinto. Il suo modo di giocare e la cura dei dettagli con il suo staff sono unici al mondo".

Dal tuo punto di vista è stata decisiva l'importazione della mentalità juventina in casa Inter, da parte di Conte, Marotta e Vidal?

"La mentalità di questi tre personaggi è vincente e ve lo dice uno che li conosce bene. Secondo me hanno portato il loro essere vincenti dentro. Poi logico: Arturo era già stato allenato da mister Conte alla Juve, per cui può aver trasmesso certi meccanismi ai compagni".

A proposito di Marotta: dal tuo punto di vista l'attuale Juventus è orfana di una figura del suo calibro?

"Anche qui stiamo parlando di un dirigente che, ovunque è stato, ha vinto. Dopo dieci anni strepitosi alla Juve, è arrivato all'Inter e ha vinto pure lì. Non so dire se però alla Juve manchi Marotta: Paratici, che conosco, è un dirigente di grandissima esperienza ormai. Più che altro la questione è un'altra".

Quale?

"La Juve non deve cambiare direttore. Secondo me si è dentro una fase di transizione, dopo tanti cambiamenti. Quanto durerà questa transizione è difficile dirlo".

Come giudichi le difficoltà riscontrate quest'anno dal tuo ex compagno Pirlo? Avete avuto modo di sentirvi?

"No, ho preferito non chiamarlo per non disturbarlo. Andrea era al suo primo anno da allenatore: doveva capire determinati meccanismi e li ha imparati piano, piano. Secondo me si è dimostrato molto preparato: tra mille pressioni, è riuscito a cambiare alcune cose in corsa. Non so se resterà alla Juve, ma di certo ha un futuro da grande allenatore".

Per l'imminente futuro si parla di un altro tuo ex allenatore: Allegri...

"Non so se la società vuole cambiare allenatore. In caso lo facesse e riprendesse Allegri, secondo me potrebbe fare bene: conosce perfettamente l'ambiente".

Sempre a proposito di futuro, quello dei tuoi ex compagni Chiellini e Buffon è un'incognita...

"Io conosco tutti e due e so che se stanno bene possono continuare ancora. Due giocatori come loro in rosa non possono che farti bene: sono garanzia di vittoria".

E Dybala e Morata? Ti saresti aspettato tante difficoltà?

"Paulino ha avuto tanti acchiacchi, così come Alvaretto. E' stato un anno sfortunato per loro. Però per me devono restare: ovunque è stato, Alvaretto ha fatto bene. Paulino invece è un veterano della Juve...".

Credi che abbiano patito la personalità di CR7?

"Non credo. Morata ha giocato al Chelsea con Diego Costa e Dybala gioca con Messi in Nazionale. Secondo me hanno soltanto avuto tanta sfortuna".

Cosa trapela in Brasile riguardo alla stagione di Arthur?

"Qui in Brasile è molto criticato: ci si aspettava molto di più da lui quando è andato a giocare in Europa. Molti vorrebbero titolare in Nazionale Gerson al suo posto!".

Ti ha stupito l'annata positiva di Danilo?

"No, perchè è un leader e ha sempre giocato in top club in Europa. La sua grande dote è sempre stata quella di giocare ovunque venisse messo: difensore centrale, centrocampista, terzino...".

Si ringrazia Rubinho per la cortesia e per la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista.