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Pirlo e Lucescu raccontati da Moro: "Due maestri a confronto, ma Pirlo lo supererà. Vedrete, non abbandonerà il 4-3-3. Sul tifo, la partita e il consiglio..."

20.10.2020 12:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Pirlo e Lucescu raccontati da Moro: "Due maestri a confronto, ma Pirlo lo supererà. Vedrete, non abbandonerà il 4-3-3. Sul tifo, la partita e il consiglio..."
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© foto di Image Sport

Il girone di Champions League della Juventus ha presentato fin da subito degli ottimi spunti, primo tra tutti il confronto tra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi che ancor oggi non è ancora certo per via dello stato di salute del portoghese. Non da meno, però, c'è anche la sfida tra Andrea Pirlo e Mircea Lucescu, il "maestro" contro colui che lo ha svezzato ed è fonte di ispirazione. La nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, Adelio Moro che ai tempi del Brescia è stato collaboratore di Lucescu e ha lanciato Pirlo nel grande calcio:

Domanda secca, così da rompere il ghiaccio: per chi tiferà stasera?

"E' come tifare per la mamma o il papà (sorride ndr), a me qualsiasi risultato va bene purché sia una bella partita. E le premesse per farla venir fuori ci sono tutte, d'altronde lo stile di gioco dei due contendenti è veramente molto alto".

L'allievo, Pirlo, incontrerà il suo maestro Lucescu. E non c'è occasione migliore per migliorare ancora di più, non crede?

"Sì, per chi ha vissuto come me il Brescia degli anni '90 considera Mircea Lucescu un maestro da cui ha appreso tantissimo. Se Andrea dovesse metter in pratica un po' gli insegnamenti di Lucescu e di tutti gli altri allenatori che ha avuto, credo fortemente che diventerà un professore viste le sue idee di calcio. Occorre solo un po' di pazienza e di tempo, non ha la bacchetta magica. C'è un grande staff alle sue spalle, tra cui Roberto Baronio che è stato mio calciatore e sicuramente lo starà aiutando in ogni modo possibile. E loro due possono metterlo in grande difficoltà".

Nell'ultima intervista ai nostri microfoni era propenso per una Juventus schierata con il 4-3-3. E invece Pirlo ha stupito tutti iniziando a giocare con il 3-5-2 o il 3-4-2-1.

"Ha stupito parzialmente, il pensiero è che schiererà il 4-3-3 in determinate partite contro un certo tipo di avversari. E questo modulo non è del tutto nuovo, ormai in Europa molte squadre difendono a tre ad esempio. Oltre a due marcatori eccezionali come Chiellini e de Ligt, in questa squadra, c'è un bravissimo costruttore di gioco che è Bonucci, per cui penso che la linea difensiva è veramente molto sicura".

Ciò che però ha stupito è la sua voglia di lanciare i giovani, in Italia non siamo preparati a sufficienza per vedere tutto questo. Le ricorda un po' gli anni '90?

"Sì, è la stessa cosa che ho pensato quando ho visto le sue scelte. Quando al Brescia abbiamo visto che c'era la possibilità di lanciare dei giovani come lui, Baronio, Bonazzoli, i Filippini di certo non ci siamo tirati indietro. Andrea, fortunatamente, possiede questa filosofia, perché se un giocatore è bravo a diciassette anni può ancor di più migliorare e acquisire esperienza. A Crotone ha avuto coraggio nel far giocare Frabotta e Portanova, a suo parere questi due ragazzi hanno le qualità giuste per giocare nella Juventus. A parte che è un campionato anomalo, poca preparazione e le squadre più in forma di oggi sono quelle che hanno avuto la possibilità di prepararsi. Ma penso che vedremo un bel campionato".

Parlando dell'avversario di questa sera, come era il Mircea Lucescu che ha conosciuto ai tempi del Brescia?

"Ho conosciuto Mircea grazie ai buonissimi rapporti che avevo con il compianto Corioni, mi chiamò perché aveva bisogno di una persona in possesso del patentino e mi disse che avrei potuto imparare tanto da lui. Pensavo di conoscere già molto bene il calcio, ma son bastati pochi allenamenti per capire che avevo a che fare con un insegnante di questa disciplina. In tutte le squadre vuole i giovani per farli crescere, così è stato a Brescia, allo Shakthar e sta facendo la stessa cosa alla Dynamo Kiev".

In effetti, Lucescu ha sempre ottenuto dei grandi risultati in giro per l'Europa.

"Per vedere il vero volto della sua squadra ci vorrà ancora qualche mese. Mircea sta lavorando con calma e pazienza, i giovani a sua disposizione come Mykolenko e Zabarnyi li sta svezzando e li sta aiutando ad avere un futuro radioso. Mi piace moltissimo il numero dieci Shaparenko, per non parlare di Supryaga che è già stato inseguito da club importanti e anche nostrani come il Bologna".

Quanto è pericolosa la conoscenza del calcio italiano di Lucescu?

"Come prima cosa non sarei affatto meravigliato se la Dynamo dovesse concludere il match con più possesso palla degli avversari. Lui conosce benissimo il nostro calcio, ma al contempo Andrea lo avrà studiato alla perfezione e non sarei stupito se dovesse provare a bloccare ogni fonte del suo calcio. La Juventus, però, ha dei giocatori di qualità in grado di determinare in qualsiasi momento la partita, E' chiaramente superiore".

Se volessimo dare il titolo a questo film, che cosa ne uscirebbe fuori?

"Due maestri a confronto mi piace molto, ma anche la scalata dell'allievo visto che, a mio parere, Andrea lo supererà. Lui ha sempre avuto una conoscenza di calcio straordinaria, basti pensare che sapeva già quel che doveva fare a sedici anni. Era già un veterano all'epoca".

Quale è il consiglio che darebbe a Pirlo per stasera?

"Ad Andrea direi di sfruttare la verticalizzazione che ha in mente di fare, anche con un minor possesso palla l'importante è arrivare il più in fretta possibile alla fase offensiva. Ci sono giocatori veloci come Chiesa, Cuadrado, Kulusevski e certi movimenti di Morata possono davvero mettere in seria difficoltà la Dynamo Kiev".