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Pauluzzi (L'Equipe) su Rabiot: "Se fosse più continuo, sarebbe uno dei migliori centrocampisti d'Europa. Critiche? E' un bersaglio facile, vi spiego il perché..."

21.04.2022 18:15 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Pauluzzi (L'Equipe) su Rabiot: "Se fosse più continuo, sarebbe uno dei migliori centrocampisti d'Europa. Critiche? E' un bersaglio facile, vi spiego il perché..."
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La redazione di Tuttojuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega dell'autorevole quotidiano transalpino L'Equipe, Valentin Pauluzzi, per parlare approfonditamente della prestazione di Adrien Rabiot con la Fiorentina e non solo:

Il giudizio dei media francesi è positivo nei confronti di Adrien Rabiot?

"Non è propriamente positivo, è più una via di mezzo. Le ultime prestazioni di Rabiot sono buone, quindi si parla bene di lui. E' seguito sempre con molta attenzione, tutto ciò che fa in campo viene riportato con novizia di particolari. C'è molto interesse nei confronti di Adrien".

Deschamps non rinuncia a lui in Nazionale, come mai?

"Per varie motivazioni: il primo è che non ci sono molti centrocampisti francesi titolarissimi nelle proprie squadre europee, a differenza degli altri ruoli dove c'è più abbondanza. C'è Pogba, Kante, poi poco altro. Perché Veretout gioca e non gioca nella Roma, Tchouameni è forte ma gioca solo nel Monaco, Tolisso è spesso ai box per problemi fisici. Rabiot, per questo, è tra i più affidabili, da quando è tornato in Nazionale ha sempre fatto il suo. A mio giudizio si merita il posto e la fiducia di Deschamps".

Perché tutta questa discontinuità? Da che cosa può dipendere?

"Può dipendere dal ruolo, senz'altro, perché fa un po' il Matuidi della situazione. E non possiede le stesse caratteristiche. Nel momento in cui ha giocato nella sua posizione, ha fatto molto meglio. Pecca un po' di concentrazione, è un po' frustrante vederlo giocar male per le sue grandi potenzialità. C'è da dire anche che il centrocampo della Juve non è all'altezza di quelli europei, non è molto aiutato dai compagni". 

Se fosse più continuo, oggi parleremo di uno dei più forti centrocampisti europei?

"Sì, ne ho parlato proprio di recente in un'intervista con De Sciglio per L'Equipe. Mi diceva che è devastante nella falcata, è due o tre volte migliore di quella di un giocatore normale. Ad Adrien viene perdonato meno l'errore rispetto ad altri giocatori, il ragionamento è che tanto non è uno che fa polemica con la stampa".

E' vero, ma molti tifosi in realtà non gli perdonano anche molto altro.

"Lui viene giudicato sempre per il suo stipendio, firmato prima del 'Covid-19', e le aspettative che si erano venute a creare ma anche per l'esposizione mediatica della mamma agente. Viene considerato un bersaglio facile proprio per questo legame, ma le critiche a mio avviso sono molto superficiali. Nessuno potrà permettersi di parlare del legame d'affetto che esiste tra la madre e il proprio figlio".

Badiashile, invece, lo consideri già pronto per un club importante come la Juventus?

"E' di grande prospettiva, nella Nazionale U21 gioca in coppia con Kalulu. Questo fa capire, decisamente bene, quanto possa già esser pronto per un campionato come quello della Serie A".

Si ringrazia Valentin Pauluzzi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.