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Nicola Leali: "Lo Zulte è la squadra che più mi ha voluto. Buffon il mio idolo, Szczesny uno dei più forti in circolazione. E sul campionato..."

03.08.2017 09:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Nicola Leali: "Lo Zulte è la squadra che più mi ha voluto. Buffon il mio idolo, Szczesny uno dei più forti in circolazione. E sul campionato..."
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© foto di Federico Gaetano

Una nuova avventura calcistica è cominciata. Ripresi i guantoni appesi in Grecia, Nicola Leali è volato da una settimana in Belgio per provare una nuova esperienza lontano dall'Italia: "Si lavora bene qui a Waregem - esordisce in esclusiva a TuttoJuve -. Ho visto poco la cittadina, quel poco che ho osservato ho potuto notare che è tipica dell'espressione belga con lo stile gotico a dominare. Non ho trovato l'esordio in campionato ma ci sarà occasione per giocare. Tra l'altro abbiamo già trovato anche la prima vittoria (ride ndr)".

Dopo la Grecia, sei dunque pronto ad affrontare una nuova sfida.

"L'estero è sempre un'esperienza importante, seppur rispetto alla Grecia è una realtà ben diversa. Ma sono contento di esser qui e voglio far bene".

Cosa ti ha convinto ad accettare lo Zulte? C'erano anche Brighton e Sampdoria sulle tue tracce.

"Alla fine, lo Zulte è la squadra che mi ha voluto di più. Prima di decidere son venuto a vedere il centro sportivo che mi ha convinto moltissimo, lo stadio poi è molto bello. Ti ha aiutato anche Luca (Marrone ndr) nella scelta? Mi ha consigliato di andare a Waregem per vedere le strutture. Ma la scelta l'ho presa da solo. Ho la possibilità di poter partecipare all'Europa League, è un'opportunità molto importante".

Arrivi da un'esperienza importante in Grecia con la maglia dell'Olympiacos.

"Sono riuscito a giocare ventisette partite tra campionato e coppa. E' stato molto importante. Il campionato greco è molto particolare, è molto caldo e i tifosi seguono molto il calcio. L'anno scorso ho avuto l'opportunità di vincere lo scudetto e per me è stato positivo questo".

Che obiettivi ti poni quest'anno?

"Vorrei raggiungere con la mia squadra i play-off 1, ovvero la parte finale del torneo. Il mio obiettivo poi è di far bene in Europa League e di crescere dal punto di vista personale e calcistico".

Hai avuto modo di respirare l'aria bianconera prima di trasferirti in Belgio?

"Sì, ho avuto modo di potermi allenare con la prima squadra per una decina di giorni prima della loro partenza per la tournèe americana. Ero agli ordini di mister Filippi, l'aria Juve poi è sempre molto importante perchè deve vincere sempre e ha dei grandi giocatori. L'aria è vincente in tutto e per tutto".

Ti è sempre stata affibiata l'etichetta di "erede di Buffon". Questo ti ha mai creato pressione o comunque per te è stato un peso?

"No, non mi ha mai creato pressione ma questa etichetta non si addice a nessuno. Nemmeno a me. Da giovanissimo ti fa piacere, poi andando avanti non ci fai più caso. Ho sempre dichiarato che di Buffon ce ne è uno solo. Io credo che sia solo un modo per dare risalto ad un giocatore, lo si fa specialmente a livello giornalistico".

Hai potuto cogliere qualcosa di Buffon?

"Sì, ci siamo allenati qualche volta insieme. E' il mio idolo da ragazzino, lo ammiro e lo guardo con molto interesse. C'è solo da imparare da lui, ho sfruttato anche la più piccola delle possibilità per farlo".

Come vedi il campionato italiano e, in particolar modo, la Juventus?

"I bianconeri sono sempre i favoriti perchè vincono da tanti anni. Sicuramente ci sono squadre che si sono rinforzate e che si riconfermeranno, poi il fatto che quattro squadre andranno in Champions influirà per la competizione del campionato. Antagonista? Penso al Milan perchè ha fatto tanti acquisti. Ma a volte basta anche un singolo giocatore per rinforzare la squadra. Juve? E' compito del direttore, non spetta a me suggerire nomi per rinforzare la squadra".

Da suo collega, come vedi Szczesny vice Buffon? Ha le capacità per divenire il suo successore?

"Non saprei, ha sicuramente belle qualità perchè lo scorso anno è stato tra i migliori del campionato. Deciderà la Juve se sarà lui il successore di Buffon, io rimango convinto che sia uno dei più forti in circolazione".

Curiosità: come ti ha notato la Juve?

"Sinceramente son stato notato quando giocavo in Serie B, ero molto giovane e ricordo che la Juve mi aveva osservato in diverse partite. E decisero poi di mandarmi in giro a crescere. Corioni? Sì aveva parlato molto bene di me, mi ha poi venduto alla Juventus e fu contento anche lui (ride ndr)"

Si ringraziano il calciatore Nicola Leali e l'addetto stampa Jeroen De Volder per la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.