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Marcelo Estigarribia: "Più che personalità è mancata forza, serviva Cristiano. Pirlo? Farà bene, ma manca solidità. E sulla sfida al Torino..."

30.11.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Marcelo Estigarribia: "Più che personalità è mancata forza, serviva Cristiano. Pirlo? Farà bene, ma manca solidità. E sulla sfida al Torino..."
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© foto di Alberto Fornasari

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista della Juve degli invincibili attualmente in forza al Deportivo Maldonado, Marcelo Estigarribia, per parlare approfonditamente dei bianconeri e non solo:

Come sta andando la tua avventura in Paraguay?

"Abbiamo cominciato un po' male in campionato, ma ci siamo ripresi vincendo tre sfide consecutive e l'ultimo match di sabato è terminato in parità. L'obiettivo di questa stagione è quello di raggiungere in primis la salvezza, raggiunta quella l'ambizione sarebbe quella di raggiungere un posto in Copa Sudamericana o in Libertadores. Sognare non costa nulla, ci proveremo".

Hai ritrovato la División Profesional esattamente come l'avevi lasciata tanti anni fa?

"E' un po' diverso rispetto a quando l'ho lasciato nel 2008, oggi è decisamente più professionista con un calcio molto intenso e aperto. Sono state migliorate le infrastrutture, i campi sono migliori e questo, chiaramente, alza il livello della competizione. E' stato intensificato anche il lavoro nel settore giovanile, questo permette ai ragazzi di avere più opportunità per giocare qui".

Un po' quel che è accaduto in Italia, dove il campionato quest'anno sembra particolarmente più equilibrato.

"Sì, la Juve ad esempio è stata bloccata da squadre di bassa classifica. Ho visto la sfida con il Benevento e non mi aspettavo il pari, ero convinto che alla fine riuscisse a vincerla. Ma non è tutta colpa loro, i sanniti sono stati molto bravi in fase difensiva. Il Milan con la vittoria sulla Fiorentina si è un po' allontanato, quest'anno sembra molto continuo nelle prestazioni. E sei punti, in questo momento, sono sei punti".

Non sarà tutta colpa della Juve, ma che sta succedendo? Poche volte nella storia c'è stato un avvio così balbettante.

"Non penso stia succedendo nulla di particolare, è normale che ci sia un momento di assestamento quando cambi allenatore e qualche giocatore. E senza Cristiano, in questo momento, la squadra perde tanto".

Ma davvero, per vincere a Benevento, la Juve aveva bisogno di Ronaldo?

"Adesso sì, per finalizzare le azioni che costruisci devi avere un cannoniere come Cristiano. Ma questa resta una squadra che dispone di giocatori altrettanto forti. In questo momento, però, la maggior parte di loro non è nella giusta condizione e quindi anche partite più semplici sulla carta diventano difficili da vincere. Quando tutti saranno in forma, allora vedrete che i bianconeri torneranno alla vittoria come hanno sempre fatto".

Pirlo, nel post partita, ha dichiarato che in questa squadra è mancata un po' di personalità. Sei d'accordo con le sue parole?

"Sì, per me Andrea lo ha fatto notare perché ha visto che in campo mancavano figure come Giorgio, Leo e Cristiano. Però più che la personalità, per me ieri è mancata la forza di riuscire a vincerla".

Rimanendo sul tema personalità, forse Pirlo si riferiva anche implicitamente ad un calciatore come Dybala che non è stato in grado di trascinare i suoi.

"Ognuno in campo ha la sua personalità, quella di Dybala non sarà mai uguale a quella di Ronaldo o altri campioni della Juve. A mio parere, Paulo dimostra più con una giocata che gridando in campo. E' appena tornato da un infortunio che lo ha un po' destabilizzato, sta facendo fatica ed è normale. Ci vuole solo un po' di tempo e di pazienza, tornerà ad essere quello che ha dimostrato di meritare la maglia numero 10 bianconera".

Un giudizio su Andrea, che cosa pensi dei suoi primi mesi alla guida della Juve?

"Non credo lo si possa criticare, è un po' staccato in campionato ma in Champions si è qualificato con due turni d'anticipo. Non è semplice, si sta trovando a gestire una situazione difficile per via della pandemia e per tutto ciò che ne è scaturito. La sua idea di gioco mi piace molto, la sua Juve cerca sempre il dominio del gioco e difende con un pressing più alto. Deve trovare il giusto equilibrio, sono con lui. Per me farà bene".

E questo modo di difendere ed attaccare con un modulo differente, è un modo abbastanza innovativo ed inedito nel calcio.

"I moduli, però, sono solo numeri. Specialmente quando gli interpreti sono sempre gli stessi. Per me non conta tantissimo, l'importante è che Andrea riesca ad esprimere al pieno le sue idee in campo. Ed è sulla buona strada".

Ma se dovessimo trovarle un difetto, oggi, quale è?

"La mancanza di solidità, oggi la Juventus subisce troppi gol. Non c'è più la sensazione, almeno parlo per me, che questa squadra riesca a bloccare il risultato sull'1-0. Dal punto di vista difensivo si sta facendo molta fatica, con Leo e Giorgio non ricordo ci fosse così tanta difficoltà. E' solo un periodo un po' così, con il giusto lavoro i meccanismi verranno appresi a dovere".

Quindi con il ritorno di Bonucci e Chiellini, la Juventus diventerà nuovamente imperforabile?

"Non posso dare una risposta a questa domanda, mi riferivo agli anni precedenti in cui la Juventus vinceva i campionati con la miglior difesa".

La partita con il Torino potrebbe rappresentare una svolta in tal senso?

"Secondo me sì, una vittoria nel derby è sempre importante nel morale. Forse non si è più abituati a vedere una Juventus in difficoltà visto che vince sempre, ma non è in discussione il fatto che riuscirà a ritrovarsi e ad ottenere nuovamente risultati come ha sempre fatto".

Si ringrazia Marcelo Estigarribia per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.