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L'Avv. Afeltra è sicuro: "Juve non corre alcun rischio, sentenza del 19/4 verrà annullata al 99%. Ed è legata a doppio filo con Calciopoli..."

13.04.2023 12:00 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - L'Avv. Afeltra è sicuro: "Juve non corre alcun rischio, sentenza del 19/4 verrà annullata al 99%. Ed è legata a doppio filo con Calciopoli..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, l'avvocato esperto di diritto sportivo, Roberto Afeltra, per parlare approfonditamente della notifica inviata dalla Procura Federale alla Juventus per la chiusura delle indagini sulla manovra stipendi e non solo:

Nella giornata di ieri è arrivata la notifica da parte della Procura Federale alla Juventus, con la conseguente risposta del club bianconero in cui in una nota sottolinea di "aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali e di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva".

"Non è successo niente, la realtà è che hanno chiuso finalmente le indagini del cosiddetto 'secondo filone'. Il problema è la cosiddetta 'manovra stipendi', ovvero la violazione dell'art. 32 del cgs, che non può essere più contestato in quanto in quella norma al comma 8 si dice che 'il componente necessario per la violazione è il comportamento dei calciatori'. Siccome di questa cosa se ne parla da oltre sei mesi e sono stati interrogati come 'sommari informatori', non avendo mai avuto a contestazione disciplinare ora non la potranno più avere. Quindi un procedimento che nascesse con quella violazione sarebbe improcedibile in partenza".

In effetti, quanto dice non fa proprio una piega.

"Quindi per evitare tutto questo, l'intelligentissimo procuratore ha ampliato la contestazione della violazione dei doveri di lealtà e correttezza che è il famoso art. 4 di cui si sta parlando. E quando non sai cosa contestare, contesti l'articolo 4".

Da cosa è formato l'articolo 4?

"L'art. 4, formato in particolare per le cosiddette 'partnership o paghe' - che è inesistente nel diritto - e per le fatture inesistenti con gli agenti, con quest'ultima che ha già trovato risposta negativa nel tribunale di Napoli che ha assolto tutti i 63 indagati nonostante la Procura avesse chiesto per quel reato sette anni di condanna per ognuno. Per questo tipo di fronte, la Juventus non corre alcun rischio".

Quali sono le ipotesi?

"In questo momento c'è un giudizio per cui la Juventus ha subito 15 punti di penalizzazione per violazione delll'art. 4, non c'è dubbio che a peggior lettura questa nuova contestazione di art. 4 non sia addirittura di 'bis in idem' (letteralmente non due volte per la stessa cosa ndr) perché il problema non è la modalità con le quali si effettua una violazione disciplinare ma la tempestività. E per me, in questo caso, si potrebbe parlare proprio della duplicazione dello stesso giudizio. Se non lo fosse, sarebbe solamente una continuazione rispetto alla condanna precedente".

Quindi potrebbero essere chiesti nuovamente 15 punti?

"Ma no, per carità di Dio. Siccome la sentenza del 19 aprile verrà annullata al 99%, il Collegio di Garanzia dovrà decidere solo quale forma di annullamento fare".

Ha già un'idea a riguardo?

"A mio avviso, oggi specialmente, con la contestazione nuova in fase di conclusione di indagini preliminari, la conclusione giuridicamente più ipotizzabile è la seguente: il Collegio di Garanzia, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato e alla luce della totale mancanza della motivazione sui 15 punti - quindi la mancata ostensione di atti procedurali all'inizio del procedimento disciplinare -, può annullare la condanna e restituire così gli atti per un nuovo giudizio direttamente al Tribunale o alla Procura Federale in modo da rimodificare la contestazione di art. 4 sulla quale la Juventus non si è mai difesa. Anche perché se mi contesti per l'art. 32, non mi puoi condannare per l'art. 4. In quel momento e in quella sede si riuniscono le due procedure e si possono anche definire con un patteggiamento economico, ovvero una semplice ammenda. Mi lasci aggiungere solo una cosa".

Prego.

"Non dimentichiamo che sulla Federcalcio pende il rischio di un giudizio risarcitorio per centinaia di milioni richiesti dalla Juventus per Calciopoli, che il Tar ha dichiarato ammissibile e che sarà deciso dopo che la Corte di giustizia dell'Unione Europea cui si è rivolto Giraudo avrà deciso sulla legittimità o meno, sotto il profilo economico, del processo di Calciopoli. Secondo me, oggi siamo solo all'inizio di un percorso".

Una totale assoluzione della Juventus non farebbe rischiare una pessima figura agli organi e alle persone coinvolte in questi procedimenti?

"Non parliamo di figure, ho lavorato a cause in cui la Procura chiedeva l'ergastolo e poi venivano assolti i miei clienti. I processi trasmettono la verità processuale, vince chi è più bravo o chi sbaglia di meno. Nessuno si aspettava che il Tar, per la prima volta nella storia, decidesse quel che ha deciso sulla questione Paratici. Quello è stato un elemento decisivo, in realtà ce ne erano già altri tra i motivi di ricorso della Juventus che rendevano traballante la sentenza di revisione. Per me è stato il gol decisivo".

Sappiamo non sia propriamente un tifoso della Juventus, e da quanto evinco se fosse stato uno dei suoi avvocati difensori si sarebbe divertito a fare a fette l'accusa. O sbaglio?

"Loro hanno fatto molto bene, due degli avvocati li conosco da decenni e garantisco per la loro professionalità. Hanno fatto un ricorso molto mirato, preciso, che deve esser letto in tutti i punti. Sono stati bravi a mirare e colpire le carenze di quelle sentenze, soprattutto a livello procedurale, perché davanti al Collegio di Garanzia si giudica la legittimità e l'applicazione o meno rituale della legge, ovvero anche il merito qualora sia refluente in violazione di legge".

Si ringrazia l'Avv. Roberto Afeltra per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.