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Il doppio ex Vignola: "Confusione tattica, non sembrano esserci idee chiare. Empoli? Difficile scommettere al 100% su vittoria Juve"

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).
20.10.2022 14:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Vignola: "Confusione tattica, non sembrano esserci idee chiare. Empoli? Difficile scommettere al 100% su vittoria Juve"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida tra Juve ed Empoli che coi bianconeri ha vinto la Coppa dei Campioni nell'annata 1984-1985, Beniamino Vignola, per parlare della partita di domani sera e non solo:

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).

Come hai visto la Juve nel derby?

"Si è un po' rimessa in piedi, prima era veramente messa male. La vittoria serviva come il pane, avevamo toccato il fondo. E' arrivato un successo senza più di tanto strafare, onestamente la Juve non mi ha più di tanto impressionato. Nutro ancora dei seri dubbi sul futuro di questa squadra, la Champions la vedo quasi compromessa. Andrei molto cauto sull'essere ottimisti".

Che sfida sarà quella di domani con l'Empoli?

"L'Empoli arriva da un successo molto importante col Monza, quindi arriverà a Torino con il vento in poppa. Per la Juve è sempre difficile affrontare le squadre medio-piccole, perché è consapevole di esser più forte sulla carta e allo stesso tempo non può più sbagliare. Bisognerà essere cattivi, segnare subito e poi cercare di chiudere la partita. C'è solo un risultato a disposizione, psicologicamente non sarà semplice".

La Juve di oggi è talmente instabile nei risultati che non c'è più ormai certezza di immaginarla già vincente in partenza.

"Purtroppo è vero, l'unico alibi di Allegri è che mancano dei giocatori importanti in questa squadra. E quelli che sono arrivati non si sono ancora calati al massimo nella parte. E' davvero difficile, oggi, scommettere al 100% sulla vittoria della Juve".

La tua avventura in bianconero la conosciamo ormai tutti molto bene, ma quella ad Empoli invece? Come andò?

"Feci un anno in B e uno in C, è un ambiente tranquillo in cui giocare a calcio con serenità. Per quello che devono fare, stanno facendo molto bene. E andranno a Torino per creare problemi, ci vorrà una Juventus sul pezzo cinica e compatta. Ciò che manca di più in questo momento, a mio parere, è la consapevolezza di essere una grande squadra. I bianconeri dovranno essere un po' più leggeri dal punto di vista psicologico".

Siamo rimasti stupiti dalla scelta di Allegri di inserire Kean dal 1' nel derby, a tuo parere lo rivedremo ancora titolare domani sera?

"Sono rimasto stupito dalle mosse del mister, che sicuramente avrà i suoi buoni motivi, ma pensare di far riposare i giocatori in un momento come questo non è molto positivo. Bisogna pensare a vincere le partite con i migliori a disposizione, questo è il mio pensiero. Kean? E' un buon giocatore, ma Milik garantisce più certezze dal punto di vista realizzativo. Fossi in Allegri non scherzerei molto con il fuoco".

Non credi che l'attacco a due, rispetto al modulo con una sola punta, possa un po' danneggiare entrambi i calciatori?

"Se i due sono Kean e Vlahovic sì, perché sono entrambi fisici e potenti e quindi possono danneggiarsi a vicenda. Milik, invece, è una punta un po' diversa, perché è bravo a cucire il gioco con la squadra. Dal punto di vista calcistico, è davvero un giocatore molto intelligente. Capisco il turn-over, così come le partite che si giocano ogni tre giorni, ma cambiare sempre è sinonimo di confusione tattica".

Forse anche il cambiare ruolo ai giocatori, vedi McKennie, può alimentare questa confusione tattica di cui parliamo.

"Le prestazioni deludenti maturate fino al derby creano insicurezze nella squadra, anche dal punto di vista dell'allenatore. Non aver ancora trovato il ruolo giusto ai propri giocatori denota, in effetti, confusione a livello tattico. Mi viene in mente, poi, che per anni è stato cercato un regista e colui che è arrivato, Leandro Paredes, sembra quasi da buttare nel cestino dell'immondizia. Le altre squadre riescono a far ruotare i giocatori, ma al contrario nostro hanno un gioco ben definito. Qui non c'è mai la stessa formazione, gli interpreti sono sempre diversi. Non sembra ci siano idee molto chiare".

Uno degli osservati speciali del match sarà Parisi, come lo vedresti eventualmente nella Juve?

"In quel ruolo ci sono giocatori esperti che hanno dato molto alla Juventus, poi è chiaro che la società avrà puntato ad investire sul futuro. Per cui non vedrei così campata per aria questa ipotesi, fermo restando che Parisi si sta dimostrando come uno dei più bravi del campionato".

La Champions, mi dicevi, è quasi compromessa, ma quanto davvero credi nel passaggio del turno?

"La vedo molto male per la qualificazione, se dovessimo andare in Europa League sarebbe comunque un buon risultato. Ma sappiamo tutti benissimo che l'obiettivo non era questo per la nostra Juventus, potrebbe essere un piccolo contentino che non farebbe felice nessuno".

Si ringrazia Beniamino Vignola per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.