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Gerbaudo (Mantova) sulla sfida dell'Allianz: "Emozione che conserverò per tutta la vita, il pari è giusto. Next Gen? Juve avanti di dieci anni"

29.11.2022 20:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Gerbaudo (Mantova) sulla sfida dell'Allianz: "Emozione che conserverò per tutta la vita, il pari è giusto. Next Gen? Juve avanti di dieci anni"
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© foto di Federico De Luca

"E' andato tutto bene fino all'85', poi c'è stata quella palla dentro di Iocolano che mi ha colpito e ha rovinato tutto. Il punto è buono, non possiamo lamentarci". Pensieri e parole del grande ex di Juve Next Gen-Mantova, Matteo Gerbaudo, per parlare approfonditamente del match dell'Allianz di domenica e non solo:

Come giudichi la prestazione della tua squadra?

"Il risultato di domenica ci ha fatto capire che nell'arco di un anno siamo cresciuti tanto, lo scorso anno l'abbiamo affrontata due volte soffrendo tantissimo e senza mai riuscire a controbattere. La prestazione dell'Allianz è stata super, da quelli dell'inizio ai subentrati, sono molto contento per il pareggio che è stato un risultato giusto. Prendere gol a cinque dal termine lascia un po' l'amaro in bocca, sarebbe stato bello uscire da Torino coi tre punti".

Lo hai appena nominato, l'Allianz Stadium.

"E' stato indescrivibile poter calcare quel palcoscenico, a qualche ora di distanza non riesco ancora a trovare le parole. Per tutta la settimana non gli ho dato molto peso, ho cercato di viverla come una partita normale, ma la tensione non mi ha fregato. E' una emozione che conserverò per tutta la vita, non so quando mai potrà più ricapitare".

Quel campo e quella cornice vi hanno dato grande ispirazione. O sbaglio?

"Eravamo molto carichi, ma è già da molte partite che siamo sul pezzo e stiamo trovando una quadra importante. Non siamo più quelli di inizio campionato, anche i nostri tifosi lo sanno. Stiamo dando dei segnali, la squadra è presente e ha voglia di riscatto. Meritiamo di toglierci qualche soddisfazione, quella con la Juve è una. Testa a domani, perché sarà ancora più importante".

Come sei stato accolto dall'Allianz?

"Sono stato accolto dai magazzinieri, fisioterapisti, preparatori atletici, il team manager, dal direttore Pessotto e tutti gli altri in maniera egregia ed eccezionale. Mi hanno fatto risentire a casa, li ringrazio davvero di cuore. Fin da piccolo hanno visto in me un professionista, anche a Mantova sanno quanto ci tenga. L'emozione è stata indescrivibile, quando siamo entrati c'era una carica fuori dal comune e sembrava di volare un metro da terra".

Ti ha convinto la Juventus Next Gen?

"E' comunque una squadra di giovani talenti affiancati a giocatori di esperienza come Iocolano, Poli e Riccio che garantiscono tutto quel che serve per aiutarli a trovare la strada giusta. Sono tra i migliori in Italia, che danno il loro contributo, con grande voglia di fare e di mettersi in mostra. Mi ha colpito molto Compagnon, Sekulov quando è entrato, Barbieri e Barrenechea che sembrava giocasse da 40 anni in mezzo al campo. Hanno avuto la fortuna, a differenza mia e di altri, di far parte del gruppo U23 e di capire il tipo di contesto della Serie C. Perché comprenderlo con calma è un'altra cosa".

L'argomento principale è chiaramente le dimissioni del Cda bianconero, ma domenica era stata la giornata della Next Gen. Come è stato per te vivere il passaggio dalla Primavera al calcio professionistico senza fare lo step intermedio in una seconda squadra?

"E' stato bello, perché è un passaggio che lo senti forte e determinante, ma per ogni ragazzo è diverso. Io, all'epoca, avevo meno fiducia nei miei mezzi ed avevo meno consapevolezza, ero in una sorta di limbo e forse ho dato per scontato determinate situazioni. E' stata, poi, la cosa che mi sono ritrovato nel lungo termine".

Sei stupito che la seconda squadra sia stata realizzata soltanto dai bianconeri?

"Per la verità no, la Juve è avanti di dieci anni a tutti rispetto ad altre realtà. Il campo è sicuramente un'altra cosa, ma molte società fanno fatica a star dietro a quanto costruito dai bianconeri. Già soltanto il campo di proprietà, i due centri sportivi dedicati a prima squadra e settore giovanile, l'hotel e il centro medico, sono tutte cose all'avanguardia. E' arrivato il momento, dopo cinque anni, di seguire l'esempio dei bianconeri".

Ti auguri che la Juventus possa raggiungere già quest'anno l'obiettivo della B?

"Da tifoso non posso che sperare il meglio per la Juve, ma poco mi importa in questo momento. Sono un giocatore del Mantova e penso solo alla mia squadra, il nostro obiettivo primario è quello di uscire dalla zona play-out. L'intento è di raggiungere la zona salvezza, una volta fatto poi quel che verrà sarà tutto guadagnato".

Si ringraziano Matteo Gerbaudo e l'addetto stampa del Mantova Calcio, Simone Puliafito, per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.