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Bava (ex Ds Torino): "Più pressione per la Juve, il Toro può vincere il derby. Bremer? Sarà accolto da applausi, sul suo rendimento..."

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).
13.10.2022 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Bava (ex Ds Torino): "Più pressione per la Juve, il Toro può vincere il derby. Bremer? Sarà accolto da applausi, sul suo rendimento..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex direttore sportivo del Torino, Massimo Bava, per parlare approfonditamente del derby della Mole e non solo:

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).

Toro e Juve non arrivano a questa sfida con il vento in poppa, ma forse i granata mai come questa volta possono cullare il sogno di fare risultato pieno. E' così?

"Sicuramente è una partita aperta a tutti i risultati, ma c'è la possibilità da parte dei granata di poterlo vincere. Anche se entrambe le formazioni arrivano da delusioni cocenti. Il Toro, pur avendo fatto bene, è in una posizione di classifica che non gli compete, sta giocando bene ed è stata anche un po' troppo sfortunata; la Juve non sta rendendo come squadra e non sta esprimendo a pieno il suo potenziale. Con una vittoria potrebbero rilanciarsi tutte e due, quindi diciamo che arriva al momento giusto questa sfida".

Quale delle due squadre avrà addosso più pressione?

"Direi la Juve, perché se perde entra in un vortice di sconfitte da cui è difficile uscire. Il Torino giocherà a viso aperto e per vincere, un po' come ha sempre fatto negli ultimi anni, ed è in possesso di tutte le carte per poter vincere. I derby sono sempre molto sentiti, chi vince riceverà orgoglio e una grossa spinta per cambiare l'andamento del campionato".

Per la Torino sponda granata, è giusto definire questa sfida come "la partita della vita"?

"Questa sfida l'ho vissuta un anno in Serie A e per nove anni a livello giovanile, diciamo che è una sfida sentita ad ogni latitudine. Ho perso molti derby, ma ne ho vinto qualcuno e conosco l'adrenalina che la vittoria è in grado di garantire".

Il Toro di Juric per l'aggressività e l'intensità che mette può essere l'avversario peggiore per una Juventus che appare sfiduciata e senza mordente?

"La Juve in questo momento sembra sulle gambe, sabato affronterà un avversario non semplice che pressa a tutto campo. Non so se è il peggior cliente, ma il pressing asfissiante della squadra di Juric non ti permette di respirare e di giocare bene. Se non arrivi con la testa giusta, rischi di fare una brutta figura. E questo vale anche per un top club come quello bianconero".

Te l'aspettavi di commentarla così la Juventus a questo punto della stagione?

"Nel calcio, come nella vita, ci sono i cicli e i momenti. Bisogna prenderne atto, a volte devi girare la coperta ed è la cosa più giusta da fare. Forse non hai sempre il coraggio di farlo, un po' per il nome e per il rispetto del passato, ma sulla mia pelle ho imparato che nel momento in cui devi dare una svolta non devi guardare in faccia a nessuno. Ci vogliono volti nuovi, un po' più di gioventù e di freschezza, in modo così da dare una scossa".

Però la Juve lo ha fatto, in estate sono arrivati molti giocatori nuovi. Non è che puntare tutto su un instant team si sia rivelata la scelta davvero sbagliata?

"Dei giocatori che sono arrivati, in questo momento, sono più quelli in infermeria che dentro. Purtroppo i nuovi volti non sono ancora serviti alla Juventus, è un dato di fatto che Pogba è infortunato e Di Maria quasi sempre fuori. Questo può essere un motivo di discussione, quello sì, ma ad oggi nessuno di loro è stato in grado di dare una svolta a questa squadra".

Come verrà accolto il grande ex Bremer?

"I tifosi del Toro sono talmente intelligenti da rispettare e capire le scelte di un calciatore che si è sempre comportato bene. Penso che non verrà accolto come un nemico, per questo mi aspetto dai dirigenti, ex compagni e tifosi un grande applauso. Ci sarà anche qualcuno che avrà ancora il dente avvelenato per quanto successo, ma Bremer merita rispetto da parte di tutti noi".

Lo abbiamo visto giocare sia a tre che a quattro, dove sta giocando meglio e che cosa può fare di più?

"Per me può fare tanto, deve solo adattarsi alle idee di Allegri. Il suo adattamento alla Juventus è stato abbastanza veloce, dovrà migliorare in certe situazioni. La Juventus gioca ogni tre giorni e deve vincere sempre, chi va a giocare lì deve capire non solo la parte tecnica ma anche quella legata all'ambiente e al Dna. Prima dovrà entrare in quell'ottica, poi Bremer non avrà problemi ad apprendere ogni tipo di schema imposto dall'allenatore".

Si ringrazia Massimo Bava per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.