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Alexander Manninger: "La Juve deve ricostruire, Sabitzer potrebbe essere il suo motore. Cessione di Emre un peccato. Su Szczesny, CR7 e Italia-Austria..."

25.06.2021 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alexander Manninger: "La Juve deve ricostruire, Sabitzer potrebbe essere il suo motore. Cessione di Emre un peccato. Su Szczesny, CR7 e Italia-Austria..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Per noi è già un grande traguardo essere arrivati agli ottavi, l'Italia è la squadra che fin qui si è dimostrata la più pulita ed ordinata di tutto l'Europeo. L'Austria è consapevole del valore dell'avversario, ma cercherà di vender cara la pelle". E' combattivo ma anche un po' preoccupato Alexander Manninger, l'ex portiere bianconero esprime a TuttoJuve le sue considerazioni sul match di domani sera tra Italia-Austria e dice la sua sulla Juventus:

Chi è il maggior pericolo che incontrerà l'Italia?

"Il maggior pericolo sarà il collettivo, perché non è un gruppo formato da star. David Alaba giocherà nel Real Madrid ed è il giocatore di maggior spessore, ma anche gli altri non sono da meno. Sono sicuro che questi ragazzi creeranno qualche grattacapo agli azzurri, hanno fame e voglia di stupire".

L'Italia è molto cambiata dai tuoi tempi, non è più quella di Buffon e Del Piero ma quella di Chiellini ed Insigne. Fa paura questa nazionale?

"Sì, basta vedere il cammino percorso per arrivare fin qui. Mancini è davvero molto bravo, è riuscito a dare la sua mentalità vincente a questi ragazzi".

E non sarà semplice far gol a Donnarumma.

"Viene da dieci partite senza gol, questo già spiega tutto. Lui è l'erede di Gigi, è molto giovane ed è già di assoluto livello. Ho letto che poteva andare alla Juve e invece alla fine ha scelto il Psg, la sensazione è che la decisione sia stata presa da qualcuno dietro di lui".

Non tutti lo ricorderanno, ma in nazionale hai affrontato gli azzurri. E non era il Mondiale del '98.

"Non era il '98 ma il 2008, la partita si svolse a Nizza che è sempre in Francia. Il risultato finale fu di 2-2, fu una partita molto equilibrata e quell'Austria diede qualche grattacapo all'Italia all'epoca campione del mondo. Ricordo qualche bella parata e quel gol subito da Gilardino".

La Juve, come ben saprai, è alla ricerca di un centrocampista. E nell'Austria c'è Sabitzer che ben si sta destreggiando in nazionale e con la maglia del Lipsia. Che cosa ne pensi?

"Marcel potrebbe essere un giocatore adatto alla Juventus. Io ho giocato con suo padre Herfried che era un attaccante, a differenza di suo figlio che è un motore in ogni centrocampo in cui gioca. Lo sta dimostrando al Lipsia".

Come finirà la partita tra Italia ed Austria?

"Mi auguro una partita combattuta, anche se sono molto curioso di capire come si comporterà l'Italia nel caso in cui dovesse andare in svantaggio. E' una sensazione questa che non vive da tanto tempo, poi così verrebbero a galla i punti deboli. In caso contrario, invece, solo l'Austria al 120% può competere con l'Italia eventualmente in vantaggio e lì sarebbe molto dura".

Ormai lo abbiamo introdotto l'argomento, quale è la tua opinione sulla Juve?

"Viene da un anno in cui non è riuscita a vincere nuovamente lo scudetto, ma due trofei non sono pochi. Mi è dispiaciuto tanto per Andrea (Pirlo ndr), forse è stato ritenuto l'unico colpevole della vicenda. Ma purtroppo questo è uno sport in cui bisogna prendere delle decisioni, a volte anche molto dolorose. Ho vissuto anche io degli anni del genere da calciatore, possono succedere. La Juve ora ha bisogno di ricostruirsi al 100%".

E la Juve per farlo ha scelto nuovamente l'allenatore con cui aveva vinto dal 2014 al 2019, ovvero Massimiliano Allegri.

"Ed è stata un'ottima scelta, perché nel momento in cui mandi via Andrea devi trovare un allenatore capace. La società ha deciso di prendere Allegri anche per una questione di garanzia, lui conosce già l'ambiente e quasi tutti i giocatori. E' come se non fosse mai andato via da Torino".

Tra l'altro nel momento in cui è tornato, Allegri ha subito espresso il suo gradimento per Szczesny. Alcuni tifosi non sono più contenti delle sue prestazioni, a te piace?

"Non lo conosco molto, ma lo vedo molto bene. La domanda però è un'altra: se la Juve vende Szczesny, con chi lo sostituisci? Non ci sono tanti portieri sul mercato così forti, considera che il portiere polacco può ancora fare diversi anni ad alti livelli. Donnarumma? E' una garanzia, certo, ma è anche un costo. Se lo acquisti e devi sacrificare due o tre giocatori, non so quanto ne possa valer la pena. Bisogna sempre fare i calcoli".

Nella ricostruzione bianconera, ci saranno due totem che conosci molto bene: Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini.

"Li conosco molto bene, soprattutto Giorgio. Lui è ancora un grandissimo difensore, ma come tutti ha una data di scadenza. E sta quasi per arrivare. Per me potrebbe essere decisivo nello spogliatoio, perché ci vogliono figure che insegnino ai nuovi arrivati come è il dna Juventus".

Chiellini ha una data di scadenza, possiamo dire lo stesso anche di Ronaldo?

"Sicuramente non è più quello di dieci anni fa, ma Cristiano ha ancora fame. Il suo valore è immenso sia fuori che dentro al campo. Tutto sta a capire che cosa deciderà, ci vuole un ragazzo motivato che sappia aiutare anche i più giovani come Chiesa e Dybala. Così andrebbe bene, altrimenti la società dovrà pensare ad una Juve senza di lui. In fondo c'è già stato il ragionamento e il club è riuscita andare avanti nel momento in cui sono andati via Del Piero, Trezeguet, Nedved, Pirlo, Buffon e tutti gli altri campioni".

Spesso in passato abbiamo parlato di Emre Can, ti ha sorpreso vederlo andar via dalla Juve?

"Non conosco i motivi, ma oggi lo avrei visto ancora un giocatore della Juve. E' stato un peccato, perché è andato via un bravo giocatore".

Si ringrazia Alexander Manninger per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.