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Aicardi (Azionista Juve): "La mia associazione non si costituirà parte civile, chi è vicino alla società non dovrebbe mettersi dalla parte dell'accusa"

27.03.2023 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Aicardi (Azionista Juve): "La mia associazione non si costituirà parte civile, chi è vicino alla società non dovrebbe mettersi dalla parte dell'accusa"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il presidente dei piccoli azionisti della Juventus, Paolo Aicardi, per parlare approfonditamente delle ultime vicende extra campo bianconere e non solo:

Si vocifera che una trentina di azionisti si costituirà parte civile all'udienza preliminare per l'inchiesta Prisma. Come commenti questa indiscrezione?

"Posso dire che l'associazione di cui sono presidente, al momento, non lo farà. Chi è vicino alla società, non dovrebbe mettersi dalla parte dell'accusa. La Juventus non è nemmeno rinviata a giudizio, il dubbio poi è che ci si può costituire parte civile soltanto dalla prima udienza. Il club, sulla manovra stipendi, non ha omesso di fare delle comunicazioni sociali. C'è ancora tutta una questione che dovrà essere definita, ovvero sull'applicazione del comma del criterio contabile internazionale. Tra l'altro, dal principio di gennaio, sono cambiati tutti i criteri contabili internazionali. Questo va ribadito".

La questione da te citata, la possiamo approfondire già adesso?

"E' una questione molto tecnica, dove si sfideranno pareri super esperti a livello mondiale. Non è un comportamento, a mio giudizio, fraudolento o distorsivo della realtà, è che una società ha deciso di muoversi in un modo o piuttosto in un altro alla luce del sole. Nessuno ha tenuto nascosto nulla, poi c'è difformità di giudizio anche tra Consob, Procura e altre parti coinvolte".

Che cosa succederebbe in caso di condanna della Juventus?

"Se dovesse venir condannata, innanzitutto bisognerà capire il perché. Difficilmente ci potrà essere una condanna penale per gli amministratori, penso più ad una sanzione pecuniaria. Se questo facesse emergere una condotta penalmente rilevante per la Juventus, il risarcimento che queste persone potrebbero richiedere sarebbe da parametrare alla perdita di valore del titolo. A meno che non sia formale, potrebbe essere anche simbolico come 1€, 100€, 1000€ da dare in beneficenza. E' una iniziativa che non mi appassiona particolarmente. C'è però una cosa che mi preoccupa".

Cosa?

"Sono preoccupato da cosa farà la giustizia sportiva rispetto a questo procedimento. Loro hanno questo mantra delirante di voler far presto a tutti i costi, rispetto a questa cosa non si può dire che la Juventus abbia violato i valori della lealtà sportiva. La giustizia sportiva dovrebbe aspettare che si pronunci quella ordinaria, qui non ci sono telefonate e principi assurdi come per la storia delle plusvalenze. Qualora dovessero anticipare il giudizio, senza approfondirlo come merita, lì sì che bisognerebbe far qualcosa: specialmente nel caso in cui la Juve dovesse esser assolta. E cosa succederebbe? Per me bisognerebbe chiedere i danni alla Lega e alla Federcalcio".

Si ringrazia Paolo Aicardi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.