Superpartes - Perché la Juve ha "regalato" Higuain al Milan

02.08.2018 19:20 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Superpartes - Perché la Juve ha "regalato" Higuain al Milan
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Alla fine - come nelle previsioni - il maxi scambio è andato a buon fine. Higuain è Caldara sono finiti al Milan, Bonucci ha fatto ritorno alla Juve come nei suoi desideri. Tutti vissero felici e contenti? Non proprio, perché i tifosi della Juve hanno la chiara sensazione di aver favorito il "nemico" e di aver ottenuto poco o nulla in cambio.

Detto che Bonucci non è poco, né tanto meno nulla, ma piuttosto uno dei migliori difensori in circolazione, sulle ragioni generali dell'operazione ci siamo già espressi ieri (clicca qui). Oggi, invece, ci concentriamo sulla questione Higuain, ceduto troppo frettolosamente e vantaggiosamente al Milan: secondo i tifosi bianconeri un prestito a diciotto milioni con diritto di riscatto a 36 non è congruo col valore del giocatore. E poiché ormai i tifosi con le plusvalenze ci fanno colazione alla mattina, è anche giusto spiegare le ragioni economiche dell'operazione.

Diciotto milioni equivalgono alla quota di ammortamento del Pipita sul bilancio Juve del prossimo anno. Un prestito a diciotto milioni di fatto vale un obbligo di riscatto, perché nessuno verserebbe così tanto a fondo perso. Semplicemente, il Milan non ha concluso l'acquisto immediato per sue ragioni di bilancio. E anche qualora i rossoneri l'anno prossimo non dovessero esercitare il riscatto, alla Juve basterà vendere Higuain a trentasei milioni per non registrare una minusvalenza (o semplicemente godersi le prestazioni dell'argentino negli ultimi due anni di contratto).

Esaurite le questioni economiche, entriamo nel dettaglio tecnico-tattico. In questi due anni Higuain ha dato un enorme contributo alla causa bianconera, perché ha le stigmate del bomber, ma non è certamente un'eresia sostenere che non si sia mai espresso ai livelli napoletani. Forse il gioco di Allegri non lo valorizzava abbastanza, fors'anche due anni (e forse qualche chilo) in più non gli hanno consentito di essere così reattivo in bianconero, di fatto soprattutto negli ultimi tempi le prestazioni erano decisamente lontane dai suoi standard. La panchina nella finale di Coppa Italia è stata l'emblema di un rapporto di fiducia ormai incrinato e forse irrimediabilmente compromesso. Stiamo parlando di un rapporto tecnico, senza entrare nel merito di una questione personale allenatore-giocatore della quale comunque si parla da un po'...

Dunque una questione economica ed una tecnica/fisica, ma potrebbe essercene anche una tattica. L'arrivo di Ronaldo non può non avere un impatto sul gioco della squadra. Se hai un giocatore così dalla tua parte devi fare di tutto per esaltarne le qualità e le prestazioni: il portoghese in avanti ha bisogno di spazio e di compagni che glielo creino piuttosto che "concorrenti" che finalizzino il suo gioco. Non a caso nel Real era il principale sponsor di Benzema, uno che giocava al servizio della squadra (o sarebbe meglio dire al suo servizio) piuttosto che limitarsi ad aspettare palla a centro area con l'unico compito di metterla in rete. Ronaldo ha bisogno di un pivot che giochi di sponda, di uno che si allarghi sulla fascia per lasciargli campo per i suoi inserimenti centrali, di uno che faccia il lavoro sporco per lui in fase difensiva. Caratteristiche che Higuain non ha spontanee nel suo DNA. E, se ci fate caso, sembra invece l'identikit "sputato" di Mandzukic. Senza contare che a volte sarà proprio Ronaldo ad agire da "falso nueve".
Con Ronaldo, Mandzukic, Dybala, Bernardeschi, Douglas Costa, Cuadrado e anche Cancelo, il potenziale offensivo della Juve resta di altissimo livello anche con il "sacrificio" del Pipita.

Dietro alla cessione di Higuain al Milan ci sono anche ragioni di opportunità: innanzitutto, finora nessuno aveva mostrato più interesse di quello rossonero. Se fossero realmente arrivate le offerte del Chelsea di cui si era vociferato, non c'è dubbio che Marotta e Paratici le avrebbero colte al volo. La verità è che ad oggi quella del Milan era l'offerta più seria, forse l'unica. Magari più avanti ne sarebbero arrivate altre più vantaggiose, ma la Juve non poteva correre il "rischio". Anche perché - vale la pena ricordarlo - il mercato quest'anno chiude con due settimane d'anticipo, quindi per Ferragosto di fatto la campagna acquisti/cessioni deve essere assolutamente definita.

Abbiamo letto diversi commenti secondo i quali la Juve con l'acquisto di Ronaldo avrebbe fatto un passo in avanti, ma con la cessione di Higuain due indietro. Semplicemente non siamo d'accordo: il
Portoghese era un'occasione imperdibile, che per mille ragioni (tecniche, commerciali, di visibilità) la società ha fatto non bene, ma benissimo a cogliere. Poi, però, ci sono i conti da far quadrare: non dimentichiamo che nella corrente sessione di mercato la Juve ha riscattato Douglas Costa (un acquisto i cui effetti dirompenti si vedranno soprattutto a partire da quest'anno) e ha investito su Cancelo, un giocatore sul quale Allegri conta tantissimo. Il "sacrificio" di Higuain consente inoltre di "difendere" Pjanic dall'assalto degli estimatori e per farlo la società sara costretto ad alzargli l'ingaggio, che diventerà il secondo proprio alle spalle di quello inarrivabile del portoghese. Il regista bosniaco arriverà a guadagnare 7,5 milioni di euro all'anno, esattamente quanto percepiva Higuain. Un caso? Forse no...

Sergio Stanco
Calcio2000