Senatore Barbaro rivanga Calciopoli: "Abbiamo visto persone che nonostante lo scandalo andavano in giro a supportare la propria squadra"

26.05.2022 22:15 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Senatore Barbaro rivanga Calciopoli: "Abbiamo visto persone che nonostante lo scandalo andavano in giro a supportare la propria squadra"
TuttoJuve.com

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Barbaro, Senatore della Repubblica e tifoso della Roma. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com

Direi che sei contento dopo la vittoria di ieri

"Sono contento, troppo contento. Non vincevamo un trofeo dalla Coppa Italia di 14 anni fa. Da non-mourinhano devo dire che mi sono 'convertito' perché poi ho vissuto delle emozioni incredibili grazie alla cultura del risultato. La Roma gioca malissimo, non giriamoci intorno, ma almeno ieri abbiamo vinto".

Si sminuisce il valore del successo perchè è la 'terza coppa europea'...

"Non ce ne può fregare di meno, chi è tifoso lo può capire. Vincere è bellissimo. Secondo trofeo europeo della nostra storia, anche se i laziali dicono che la Coppa delle Fiere non conti, visto che non è riconosciuta dalla UEFA. Lasciamoli parlare: tifano la quinta o sesta squadra della capitale (ride, ndr)”

Come hai visto le lacrime di Mourinho?

"A me sembra un grande 'paravento'.... Su queste emozioni è difficile giudicare. Io non ho pianto ma ho vissuto dei momenti che non si possono descrivere. Mourinho faccia quello che vuole, mi ha fatto vincere un trofeo e questo conta".

A Roma è tornata una forte passione dei tifosi. Quello che si vede sempre meno a Napoli...

"Non so come sia accaduto. Il patrimonio che ha Napoli, come Roma, non ce l'ha praticamente nessuno. Mi permetto di dirlo: Napoli e Roma sono le due città più belle d’Italia. A Roma hanno capito che i tifosi sono un patrimoni, a Napoli ho la sensazione che spesso i supporters vengano trattati da clienti. La Roma, con la sua politica di prezzi, ha fatto un ottimo lavoro e ha riavvicinato il proprio pubblico alla squadra".

Non solo i prezzi popolari: la proprietà della Roma ha parlato poco in questa prima stagione. A Napoli tanti interventi pubblici di De Laurentiis hanno fatto danni. Come giudichi questo tipo di approccio di alcuni presidenti?

"Le giudico in linea con quelli che sono anche i comportamenti dei presidenti mecenati che ormai abbiamo solo in Italia. La figura del padre-padrone in Europa non esiste più. Deve cambiare il linguaggio e il modo di vedere i tifosi. Figure come Lotito e ADL sono destinate a sparire, se vogliamo essere competitivi in Europa e cambiare il calcio. Da questo punto di vista, anche la Lega Calcio e la Lega Pro, devono cambiare modo di pensare e fare calcio. Non esistono quadri legislativi che possano cambiare le cose ma esistono tante camere di compensazione che possono agire, come il CONI ".

In Europa capita anche che decidano proprio i giocatori come Mbappé...

"Qua entriamo in un contesto ben più ampio, lì dovrebbe intervenire la UEFA per adeguate correzioni riguardo la situazione economica”

Ieri scontri prima della finale, così come nell’ultima giornata di campionato a La Spezia e Sassuolo. Quando abbatteremo questa controcultura?

"L'hai chiamata bene: controcultura. Io cito sempre un episodio, perché ero nella Giunta del CONI in quel periodo, ed è Calciopoli. Quando ci siamo trovati a dover decidere abbiamo visto persone che, nonostante lo scandalo che era esploso, andavano in giro a supportare la propria squadra come se non fosse accaduto nulla. Purtroppo il calcio non è l''isola felice' che si pensa. Io amo il calcio e sono orgoglioso di aver lavorato nel calcio ma, a volte, mi sono anche vergognato. Nel calcio ci sono tanti sub-interessi che imporrebbero delle riflessioni: dobbiamo lavorarci veramente ma purtroppo si continua ancora a fare troppo poco. Inoltre, sogno che tifosi di Roma e Napoli tornino ad abbracciarsi. Sono fra le piazze più belle al mondo, con patrimoni culturali invidiati, deve finire questa inutile rivalità. Come Senatore della Repubblica e come uomo, sono il primo a rendermi disponibile per lavorare alla questione”