Vocalelli: "Se tutte le big vogliono Vlahovic, perché non dovrebbe fare la differenza in bianconero?"

Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, il giornalista Alessandro Vocalelli fa il punto su Dusan Vlahovic: “La domanda è semplice, al limite della banalità: ma se i club più forti della serie A, che puntano ai traguardi massimi in campo nazionale e internazionale, sono pronti a fare un sacrificio doppio per Vlahovic, pagando il cartellino e accollandosi il suo contratto, perché quello stesso Vlahovic non dovrebbe fare la differenza in bianconero? In una Juve che, a dispetto degli altri, almeno potrebbe "limitarsi" a discutere dello stipendio del giocatore. Provando contemporaneamente a rimettere insieme i cocci di un rapporto andato in frantumi, anche per colpa di quanto è accaduto nella scorsa stagione. Quando a Vlahovic è stato chiesto un sacrificio, e di raddoppiare gli sforzi, quando non c’erano altre punte, per poi lasciarlo continuamente in panchina con l’arrivo di Kolo Muani. 

Detto questo, e liquidato l'aspetto finanziario, resta quello tecnico. E, parere strettamente personale, non sarebbe un'assurdità dire che con Vlahovic la Juve sarebbe una delle candidate più autorevoli allo scudetto. Con una coppia d'attacco, quella tra David e il serbo, che forse nessuno ha nel panorama italiano. Alla loro altezza ci sarebbero solo Lautaro e Thuram, e stiamo parlando di un tandem considerato tra i più forti del mondo. Tra l'altro Vlahovic e David formerebbero una coppia perfettamente complementare anche per caratteristiche individuali: prima punta, tutta potenza, magari poco raffinata, il primo; seconda punta, non spalla sia chiaro, il secondo, con la sua capacità di saper cercare indistintamente la porta o il compagno meglio piazzato”.