Guelpa: "La Juve dovrà lavorare al dopo Ronaldo, in generale c'è da investire in attacco e a centrocampo"

14.04.2021 11:00 di Giuseppe Giannone   vedi letture
Guelpa: "La Juve dovrà lavorare al dopo Ronaldo, in generale c'è da investire in attacco e a centrocampo"
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Il collega Luigi Guelpa parla, intervistato da "Calciomercato.it", delle strategie di mercato della Juventus in vista della prossima stagione: "Juve su Donnarumma? Credo che la Juventus dovrà muoversi sul mercato, spendere cifre importanti in altri ruoli. Non tra i pali dove Szczesny non è un portiere da buttare via. La Juventus dovrà lavorare al dopo Ronaldo perché è molto difficile che il portoghese resti un’altra stagione. Qui si apre un capitolo molto interessante: dopo tre stagioni si possono fare già dei bilanci e sono preoccupanti. Ronaldo è stato comprato con lo specifico compito di tentare di vincere la Champions e la Juventus è uscita tre volte su tre. Due campionati li ha vinti, ma li avrebbe vinti probabilmente anche senza CR7. Credo quindi che per Ronaldo sia l’ultimo anno e la Juventus lavorerà per un altro calciatore di grande valore ma non per forza costoso perché in giro di soldi ce ne sono pochi. Il futuro di CR7? Difficile la MLS, c’è la suggestione Real Madrid ma come dodicesimo uomo, non come l’uomo che trascina. Perché il prossimo anno avrà 37 anni e dovrà essere utilizzato in maniera molto più sobria rispetto alle ultime stagioni. Ad oggi non sappiamo dove andrà a parare la Juventus, c’è anche la questione Dybala. Certo con l’addio di Ronaldo e vendendo Dybala, la Juventus potrebbe avere un tesoretto per il mercato.

C’è bisogno di rivedere l’attacco, ma anche il centrocampo prima di andare a cercare il Donnarumma della situazione visto che c’è Szczesny. Futuro di Paratici e Pirlo? La Juve potrebbe però avere terremoti importanti anche su questione allenatore e direttore sportivo. La famiglia Agnelli sta valutando altre opzioni: su Pirlo decideranno le ultime giornate di campionato. Si lavora per cercare un uomo forte di mercato perché la proprietà non è contenta del lavoro fatto da Paratici. La Juve o torna sull’usato sicuro come Allegri oppure tenta la strada di uno giovane con esperienza. Credo che il nome di De Zerbi possa essere tenuto in grande considerazione. Un allenatore che sta facendo bene con una squadra buona ma non di fenomeni. Il punto interrogativo su De Zerbi è il confronto con grandi campioni. Altre società hanno rischiato e hanno fatto bene, la Juventus ha rischiato fino all’estremo perché Pirlo non aveva assolutamente esperienza. Se Pirlo non vince la coppa Italia e arriva in Champions non resta alla Juventus".