Ziliani (Il Fatto Quotidiano): "E se Sarri diventasse il Ventura della Juventus?"

17.02.2020 10:10 di Alessandra Stefanelli   vedi letture
Ziliani (Il Fatto Quotidiano): "E se Sarri diventasse il Ventura della Juventus?"
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Nell’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, il giornalista Paolo Ziliani colpisce duramente la Juventus nonostante la vittoria sul Brescia: "E se Sarri diventasse il Ventura della Juventus?”, il titolo del fondo di Ziliani, mai tenero con i colori bianconeri. “Voi direte: ma Ventura ha portato l'Italia al naufragio che tutti ricordiamo mentre Sarri è primo in campionato, è in corsa in Champions League e ha un piede in finale di Coppa Italia. Verissimo. Però alcune somiglianze tra i due percorsi sono sinistre. Come i capannelli di giocatori juventini che al termine di Verona-Juve 2-1, dieci giorni fa, si sono fermati in campo dando vita ad animate discussioni prima di sciogliere l’adunata e raggiungere il tecnico nello spogliatoio. Come la squadra che spedisce Chiellini e Buffon a una cena con Paratici per notificare al club lo stato dell’arte del rapporto, instabile, con l’ex guida di Chelsea e Napoli. Come Bonucci che ai continui richiami di Sarri gli si rivolta contro urlando: “Stai calmo. Sappiamo cosa dobbiamo fare […]. Le continue concessioni di Sarri a CR7, gli elogi sperticati e la marcia indietro ingrana dopo averlo tolto dal campo a Mosca e poi a San Siro col Milan (con Ronaldo che se ne va dallo stadio prima della fine del match in spregio ai compagni) hanno minato la stima dello spogliatoio”.

E ancora: “Poi c’è De Ligt, Che guadagna, Ronaldo escluso, più di tutti, più di Dybala e Higuain, quasi il doppio di Pjanic, Douglas Costa e Khedira e che senza gli infortuni di Chiellini e Demiral sarebbe oggi il quarto difensore bianconero, riserva di Chiellini, Bpnucci e persino Demiral, che ormai lo aveva scalzato al terzo posto della gerarchia. Un disastro alle prime apparizioni, ora Sarri obbedisco agli input societari (come già per CR7), dovendo per forza avvalersene per via dell’indisponibilità di Chiellini e Demiral, ha spintonato Bonucci a sinistra mettendo lui a destra, la posizione che occupava nell’Ajax a fianco di Blind. De Ligt è un capitale (sic), lo pagano come fosse Pelè, gli altri sono più bravi eppur devono farsi da parte e fargli da balia per sventarne gli svarioni. Ma lo spogliatoio vede. E giudica. E agisce di conseguenza, magari giocando partite senz’anima, pur senza l’intenzione cosciente di voler figurare male. Ma l’autorità e l’autorevolezza, nel calcio, hanno ancora il loro peso. Ventura le aveva perse. Sarri quasi”.