Wanda Nara: "Quando diventai agente di Icardi mi sottovalutavano. Gli feci ottenere un contratto triplo e la fascia da capitano"

Per sei anni Mauro Icardi è stato uno dei protagonisti più discussi dell’Inter, fino alla rottura con lo spogliatoio e alla cessione al Paris Saint-Germain. Una parte cruciale di quella storia fu il 2015, anno in cui Wanda Nara, allora moglie dell’attaccante argentino, ne assunse ufficialmente la procura.
Ospite del programma televisivo argentino La Divina Noche, condotto da Dante Gebel, Wanda è tornata a parlare di quel periodo:
“Mi sono lasciata coinvolgere in qualcosa che non mi riguardava: negoziare con uomini nel calcio. Ti mettono in una posizione in cui ti sottovalutano, e non dovrebbe essere così. Ho dovuto prendere il timone di una barca che in quel momento non andava da nessuna parte.”
Ricorda poi il momento della svolta: “Il suo contratto era in scadenza, così presi il telefono e dissi: ‘Ora dovete negoziare con me’. Avranno pensato ‘ma chi è questa?’. Alla fine, però, ottenni un contratto tre volte più alto rispetto a quello che gli stava offrendo un agente professionista.”
E rivela anche la strategia dietro la celebre fascia: “Dissi: voglio anche la fascia da capitano. Mi serviva per trattare con gli sponsor, perché Mauro era il capitano più giovane e poteva attrarre più visibilità. Ogni dettaglio l’ho pensato io.”
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