Volpecina a la Gazzetta: "Ho battuto la Juve con un gol in fuorigioco"

Giuseppe Volpecina ha parlato alla Gazzetta in vista di Juventus-Napoli: "Sì, per questo forse sono passato alla storia (il gol in furoigioco in Juventus-Napoli). Roba di pochi centimetri, comunque. E poi, fu colpa di Carnevale. La verità è che Andrea fu tradito dall’egoismo dell’attaccante, non volle triangolare con me. Io l’avrei mandato in porta, invece lui provò a scartare Favero ed io mi trovai in fuorigioco. Anche per questo calciai di prima intenzione. Temevo che il guardalinee alzasse la bandierina. Potevo calciare solo verso il palo lontano, mi andò bene perché la palla si infilò all’angolino. Poi fu un delirio».
Il Napoli e l'impresa: "Credo di sì, che il Napoli possa ripeterla. Non è una sfida decisiva, ma sotto l’aspetto psicologico può avere risvolti fondamentali. Vincere a Torino vorrebbe dire darà un segnale chiaro e forte alla Juve ed al campionato. Le corsie laterali saranno determinanti. In particolare, la sfida tra Maggio e Asamoah mi intriga. Hanno caratteristiche simili, possono scompaginare i piani difensivi degli avversari. Dall’altro lato, invece, Liechsteiner ha più corsa di Zuniga, ma il colombiano ha doti tecniche importanti. Cavani ha una media realizzativa impressionante, ma noi davanti eravamo messi bene. Io sono un estimatore di Hamsik, mi sarebbe piaciuto averlo nella nostra squadra”.
Juventus come fermarla: "Fermando Pirlo. Limitare lui vuol dire avere metà partita in tasca. Non mi vergognerei di marcarlo a uomo. A Torino l’unica cosa che conta è vincere, anche giocando da provinciale. Anche segnando un gol in fuorigioco".