Vavassori: "Io acrobata sotto rete? Ho preso dal mio prozio che era portiere della Juve..."
Il tennista Andrea Vavassori, torinese doc, e juventino, fresco vincitore del doppio misto insieme a Sara Errani agli US Open, ha parlato a La Repubblica. Le sue parole: "Un mio prozio era portiere della Juve... - spiega -. Da bimbo guardavo i grandi tornei, gli Slam e sognavo di vincere Wimbledon. Poi sono cresciuto: mi piaceva tantissimo il doppio, avere un compagno mi dà energia. Sarà che mi sono sempre piaciuti gli sport di squadra anche non li ho mai praticati. il prozio juventino? È successo che mio nonno Arduino avesse un campo fatto alla buona, dove si poteva giocare a tennis. Quel campo era il punto di riferimento del quartiere, a Rivoli, un po’ il fulcro della città dove ci si riuniva nei weekend.
La vita di una volta, no? Dove ci si vedeva tutti dopo la scuola, nei pomeriggi, quando c’erano meno distrazioni. Comunque la mia è una famiglia normale, non ho mai avuto soldi da investire. Io sono sempre stato una persona cresciuta piano piano, non ho avuto balzi incredibili. Sono un ragazzo umile, tutto è nato nel campo di famiglia. Poi c’è stato il Circolo Monviso, e il Pinerolo. Sotto rete sono un acrobata? Come dicevo, devo aver preso dal prozio Giuseppe, fratello di nonno Arduino: è stato in porta alla Juve dal 1955 al 1961, al Bologna e il Catania. Peccato non averlo conosciuto".