Tether e Juventus, il nodo El Salvador: ecco cosa dicono le liste UE

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di Redazione TuttoJuve

La proposta da 1,1 miliardi di euro avanzata da Tether per rilevare la partecipazione di Exor nella Juventus ha riportato l’attenzione anche sulla collocazione giuridica della società attiva nel settore delle criptovalute. Tether ha infatti la propria sede legale in El Salvador, dettaglio richiamato esplicitamente dalla holding della famiglia Agnelli-Elkann nel motivare il rifiuto dell’offerta.

Nel comunicato con cui Exor ha chiuso la porta a qualsiasi trattativa, la holding ha ribadito di non avere «alcuna intenzione di cedere quote della Juventus a soggetti terzi, inclusa, ma non solo, la società salvadoregna Tether». Un riferimento, quello allo Stato centroamericano, che ,per alcuni osservatori, ha evocato l’idea di una giurisdizione fiscalmente opaca.

I dati ufficiali, tuttavia, raccontano una realtà diversa - precisa l'edizione odierna di MF -. El Salvador non rientra tra i Paesi considerati fiscalmente non cooperativi dall’Unione Europea. L’ultimo aggiornamento della cosiddetta black list, pubblicato dalla Commissione europea il 10 ottobre, non include infatti lo Stato salvadoregno.

Nell’elenco delle giurisdizioni sotto osservazione figurano invece American Samoa, Anguilla, Fiji, Guam, Palau, Panama, Russia, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini americane e Vanuatu. Allo stesso modo, El Salvador non compare nemmeno nella grey list, che raccoglie i Paesi con criticità nei sistemi di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, ma impegnati in percorsi di adeguamento agli standard internazionali, in collaborazione con organismi come il Gafi (Financial Action Task Force).