Russia verso il rientro nello sport giovanile: la FIFA apre, la UEFA frena
Dopo quasi quattro anni di esclusione dalle competizioni sportive internazionali, la Russia potrebbe avvicinarsi a un parziale ritorno in scena con i propri atleti, finora costretti a gareggiare senza bandiera. Un’ipotesi non ancora ufficiale, ma resa più concreta da una recente iniziativa della FIFA.
Come riporta The Athletic, il massimo organismo del calcio mondiale ha annunciato la creazione di una nuova competizione riservata alle nazionali Under 15, che sarà «aperta a tutte le associazioni membri». Nella comunicazione non viene infatti indicato alcun veto esplicito nei confronti di Russia e Bielorussia, escluse dalle competizioni internazionali dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022. Il torneo maschile Under 15 debutterà nel 2026, mentre quello femminile è previsto per il 2027. In base alla nota FIFA, tutte le federazioni affiliate – e dunque potenzialmente anche la Russia – saranno invitate a partecipare.
Resta però centrale il contesto geopolitico. Qualsiasi riammissione delle squadre russe sarà inevitabilmente legata all’evoluzione del conflitto in Ucraina e agli eventuali sviluppi dei negoziati di pace. Un auspicio condiviso anche dal presidente FIFA Gianni Infantino, che nei mesi scorsi ha ribadito il valore dello sport come strumento di speranza e dialogo. In un post su Instagram, Infantino ha dichiarato di «sostenere» la partecipazione degli atleti russi, «in particolare dei giovani», alle competizioni sportive, indipendentemente dalla situazione politica del loro Paese, sottolineando come lo sport possa insegnare il rispetto delle regole e degli avversari.
Di segno opposto, almeno per ora, la posizione della UEFA. Un portavoce ha chiarito che le squadre russe potranno essere riammese alle competizioni europee solo dopo la fine della guerra in Ucraina. Il Comitato Esecutivo UEFA tornerà a riunirsi nel febbraio 2026. Non va dimenticato che già nel 2023 la federazione europea aveva impedito alla nazionale russa Under 17 di partecipare agli Europei di categoria del 2024, nonostante una prima apertura, a causa della forte opposizione di numerose federazioni, tra cui la Football Association inglese.
Negli ultimi mesi, tuttavia, si registra una maggiore disponibilità delle istituzioni sportive internazionali verso il rientro dei giovani atleti russi. Anche il Comitato Olimpico Internazionale ha recentemente raccomandato che Russia e Bielorussia possano tornare a competere a livello giovanile sotto le proprie bandiere ed emblemi nazionali. Tra il 2022 e le Olimpiadi di Parigi 2024, atleti russi e bielorussi avevano invece partecipato come Atleti Neutrali Individuali, senza simboli, inni o bandiere.
Infine, il CIO ha precisato che la Bielorussia non dovrebbe più essere limitata nell’organizzazione di eventi sportivi internazionali, mentre la Russia dovrebbe restare esclusa da questa possibilità. La Bielorussia, che ha sostenuto diplomaticamente Mosca, ha comunque preso parte alle qualificazioni europee ai Mondiali 2026, chiudendo ultima nel Gruppo C alle spalle di Scozia, Danimarca e Grecia, disputando però le gare interne fuori dai propri confini nazionali.
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