Prandelli a La Repubblica: "Non mi piace chi gioca bene solo per la moda. Juve affamata ma sono in tre a lottare per lo Scudetto"

17.10.2019 13:00 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
Prandelli a La Repubblica: "Non mi piace chi gioca bene solo per la moda. Juve affamata ma sono in tre a lottare per lo Scudetto"
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© foto di Federico De Luca

In un'intervista rilasciata a La Repubblica, Cesare Prandelli ha parlato della Nazionale e dei temi caldi del campionato: 

Prandelli le piace la Nazionale?
"All'inizio Mancini convocò Zaniolo e tutti pensavano che fosse una provocazione. Invece aveva già visto dove voleva arrivare, fare una squadra di giovani e di qualità, anche se non titolari nei loro club. Ora sta esaltando questo aspetto. Spero possa fare anche meglio di noi e vincere. Certo, ci vuole fortuna, Sacchi ha perso un Mondiale ai rigori. Ma la Nazionale mi piace molto". 

Ora che gli azzurri giocano bene, il bel gioco sembra contagioso?
"Sarà diretto: non mi piace chi gioca solo per dimostrare di seguire la moda. In Serie A sono tutti molto propensi a seguire la tendenza, rinunciando troppo velocemente alla nostra identità. Si parla tanto del gioco palla a terra ma se ho una punta forte di testa, perché non la devo sfruttare? Noi abbiamo avuto Vieri, Riva, Boninsegna, Toni". 

Ha l'impressione che sia un campionato meno divertente?
"Per il nostro vivere ci piacerà sempre seguire la Serie A. Ma non tutte le squadre possono giocare bene, non tutti possono pensare di proporre un certo calcio senza avere la squadra per farlo. Ora va di moda che tutti giochino palla col portiere. In certe squadre si impone alla difesa di costruire e su dieci volte, nove non superano la metà campo. Essere innovativi sì, ma fino a che punto?".

Se non altro, l'impressione è di avere una Serie A più equilibrata?
"Secondo me la Juve è avanti, ma quest'anno finalmente sono in corsa in tre e credo che lo saranno fino alla fine. L'Inter in pochi mesi ha assunto fisionomia e mentalità importanti. La Juve ha confermato che quei giocatori hanno una fame pazzesca. E migliorano sotto l'aspetto della qualità del gioco". 

E' più Sarri a cambiare la Juve o la Juve a cambiare Sarri?
"Sarri è intelligente, sta aspettando i tempi giusti per il suo ideale di gioco. Ma in certi momenti si è visto: c'è una convinzione diversa, prima l'obiettivo era solo vincere, ora di vede qualcosa in più. Se lo capisce un campione, diventa più forte. Anche a livello internazionale: Liverpool e Manchester City lo insegnano".