Perrone (Corsport): "Maurizio e Max, la congiunzione degli opposti"

21.05.2019 10:20 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Perrone (Corsport): "Maurizio e Max, la congiunzione degli opposti"
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

L’edizione odierna del Corriere dello Sport, in un editoriale di Roberto Perrone, parla del possibile approdo di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus e del paragone con Massimiliano Allegri: “L’idea di far accomodare - per modo di dire, non sta mai seduto - Maurizio Sarri sulla panchina di Max Allegri è talmente bella che vorremmo diventasse ufficiale subito. Perché nell’immaginario popolare-tifoso di questi anni i due sono agli antipodi. Abbiamo sempre sistemato, forse per gioco, forse per vedere l’effetto che fa, ma anche questo conta nel calcio, cioè il gioco delle parti, Sarri e Allegri in due caselle lontanissime tra di loro. E ora uno che sostituisce l’altro, dopo aver cercato di buttare giù dal trono l’avversario con tutto quello che aveva a disposizione, dai giocatori alla tattica fino alle parole, e ci è anche andato vicino, nel campionato 2017-2018, beh, è uno spettacolo che vale il costo del biglietto”
 
E ancora: “Ma è il lato nazional-popolare del loro incrocio a risultare intrigante. Nei discorsi di quel grande Bar Sport - in quello originale c’era meno cattiveria, ci si mandava a quel paese ma poi finiva tutto a vermut e patatine - che è la rete, Sarri in questi anni è passato per quello che faceva il bel gioco, mentre Allegri quello che giocava male, però vinceva. Meglio cantare bene una sola estate ma divertire e divertirsi o mettere cibo, pardon punti, in dispensa e vincere senza entusiasmare? Alla fine, negli ultimi mesi, anche i tifosi juventini hanno cominciato a innervosirsi. Ovviamente la faccenda è un po’ più complessa, queste sono sono semplificazioni, sintesi di un ragionare comune. Da una parte i fan di Sarri accusavano Max Allegri di non avere un’idea oltre a quella del giro palla e della trovata del fuoriclasse di turno, esibivano le citazioni al merito di guru come Pep Guardiola che elogiava il Napoli di Sarri “con il miglior calcio d’Europa”. Gli juventini e gli allegriani in genere replicavano con il celebre assioma dell’allenatore livornese: “Lo spettacolo si fa al circo”.  

Come sempre nel calcio, che nel suddetto Bar Sport tutti credono di conoscere anche se non è così, le questioni sono un po’ più delicate. Uno non decide di giocare in un certo modo, bene o male, cerca di fare quello che è capace, con le sue idee, con i suoi giocatori, di gestire un aggeggio instabile come un pallone. Però la contrapposizione è stata questa. Sarriani di qua, allegriani di là. Teorici più o meno preparati del guardiolismo all’italiana, sostenitori dell’assioma bonipertiano: “Vincere è l’unica cosa che conta”. Sarri e Allegri si sono affrontati, sfidati, non solo in campo, ricordiamo il famoso “gap del fatturato” tanto caro all’attuale allenatore del Chelsea. E adesso, Maurizio Sarri, andando a Torino, potrebbe stare dalla parte giusta del gap”, conclude il quotidiano.