Paulicelli a RBN: “La scelta fatta dai legali di Agnelli è di non affrontare un processo per chiudere la vicenda e andare oltre”

24.09.2025 15:00 di  Benedetta Demichelis   vedi letture
Paulicelli a RBN: “La scelta fatta dai legali di Agnelli è di non affrontare un processo per chiudere la vicenda e andare oltre”
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

L'avvocato Francesco Paulicelli è intervenuto a Radio Bianconera nel corso della trasmissione "Cose di Calcio" e ha parlato del momento che vive la Juventus: "A me piace questa Juve e credo piaccia anche alla maggior parte degli juventini non fosse altro che per questo carattere che da troppo tempo ci mancava. Non ho visto malissimo la partita con il Verona, la stanchezza ci può stare perché credo che non fosse solo stanchezza fisica ma anche mentale, vedo una grande Juve in prospettiva".

L'avvocato si è poi soffermato sul patteggiamento degli ex vertici della Juventus in merito all'inchiesta Prisma: "Banalizzando il diritto, il patteggiamento di per sé stesso vuol dire che non voglio affrontare un processo, non che ammetto le mie responsabilità. Le scelte fatte dai legali di Andrea Agnelli e degli altri imputati sono state quelle di non voler affrontare un processo che avrebbe prolungato di almeno quattro o cinque anni la storia per chiudere immediatamente il capitolo plusvalenze e guardare oltre. Credo che sia solo questo. La stessa cosa l'ha fatta l'Inter a maggio in Federazione patteggiando e chiudendo un problema, quello legato agli ultras, che sarebbe potuto diventare più grande e più lungo nel tempo. Questo patteggiamento non incide assolutamente nel giudizio della CGUE alla quale Agnelli si è rivolto per un giudizio sul lavoro della giustizia sportiva italiana".

L'intervento di Paulicelli si è poi concluso con un commento sulle recenti polemiche arbitrali dopo Verona-Juventus: "Quando cominciano ad esserci quattro soggetti che riguardano un episodio e commettono lo stesso errore la situazione inizia ad essere piuttosto grave. Prima l'arbitro, che doveva giudicare tutto in tempo reale e dal vivo, poteva anche commettere un errore, ma adesso con televisori, sala VAR, arbitro in campo e la possibilità di rivedere e rivalutare la tua decisione l'errore è diventato inammissibile".