Ottavo Bianchi: "A porte chiuse non può essere calcio. C'è un'atmosfera irreale"

Ai microfoni del Corriere dello Sport Ottavio Bianchi ha parlato della possibilità di giocare il campionato a porte chiuse, una situazione che ha vissuto in prima persona quando era allenatore del Napoli nella stagione 1987/88, al Bernabeu contro il Real Madrid. "A porte chiuse non può essere calcio. L’atmosfera è irreale, tutto è ovattato e tu devi cercare di isolarti perché ogni parola finisce per essere amplificata. L'allenamento al San Paolo senza gente? Beh, è normale cercare di replicare il più possibile le condizioni della partita. Ma una partita a porte chiuse non può essere nemmeno paragonata a un allenamento, perché in allenamento ti puoi fermare, parlare, correggere.
A priori è difficile stabilire chi sarà favorito dalla situazione. I grandi campioni, ad esempio, hanno bisogno del pubblico, anche se contrario. Altri, invece, soffrono l’ambiente e allora potrebbero essere sollevati. Si vedrà…".