Noi, che abbiamo sempre creduto in Del Piero (ode)

20.10.2011 22:30 di  Sandro Scarpa   vedi letture
Noi, che abbiamo sempre creduto in Del Piero (ode)
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nella strepitosa e commovente Ode a Del Piero "Tu, che hai sempre creduto in Del Piero", dedicata da Michele Placido nello speciale SKY "Permette Signora Speciale Del Piero 10+" ci sono 65 ragioni della Fede in Alex, ne aggiungiamo cinque, le ultime in ordine cronologico e, si spera, non le ultime della stroardinaria carriera del numero 10 bianconero.

Ecco il testo della meravigliosa ode quanto mai commovente ora:

Io ho sempre creduto in Del Piero per un gran numero di ragioni.

Così, su due piedi, me ne vengono in mente 65 e cioè: il goal all'esordio in serie A contro la Reggiana, la tripletta contro il Parma, il goal fantastico all'ultimo minuto contro la Fiorentina, la doppietta contro la Lazio, le quattro palombelle consecutive nei primi quattro match di Coppa dei Campioni, il goal su punizione contro il Real Madrid, il goal nella finale della Coppa Intercontinentale, il gol di tacco nella finale di Coppa dei Campioni contro il Borussia Dortmund, l'immensa ingiustizia del pallone d'oro a Summer e non a lui, la strepitosa stagione 97/98 e poi il silenzio, in risposta alle accuse penose di Zeman, il silenzio di Alex in risposta al miserabile sciacallaggio di certa stampa, i goal in risposta ai cori dei tifosi avversari, l'infortunio al ginocchio e in quel momento la Juve era prima in classifica, l'operazione in Colorado e a quel punto la Juve via, era precipitata al quarto posto, e poi la sofferenza, la speranza, la fisioterapia e intanto la Juve sprofondava, sprofondava sempre di più.

Il recupero, il ritorno con goal nel Trofeo Berlusconi, i goal in Coppa Intertoto, il primo goal su rigore, la Juve che torna prima in classifica e gli altri goal su rigore: infallibile.

E poi il goal su azione al Parma, finalmente, e poi Perugia, il sorpasso della Lazio e.. l'ingiustizia, l'ingiustizia accettata senza protestare, la panchina accettata senza protestare agli europei del 2000, agli scampoli di partita, il palo su punizione contro il Belgio, il secondo palo contro il Belgio e il goal di sinistro contro la Svezia, gli errori della finale contro la Francia, l'ammissione di colpa e poi il goal al Bari, subito dopo che era morto suo padre.

E poi il goal al Messico nel mondiale in Giappone, il goal di tacco nel derby, il goal su azione contro il Real Madrid in semifinale di Champion's League, e l'assist in rovesciata a Trezeguet contro il Milan e il superamento del record di Boniperti e la resistenza alle provocazioni di Capello e il goal su punizione all'inter e.. la linguaccia, e poi la panchina accettata senza protestare ai mondiali di Germania, il goal alla Germania in semifinale, il rigore realizzato in finale,il titolo mondiale. 

E poi la retrocessione, la retrocessione in B accettata senza protestare.. bravo.. dio come ti ho amato in quel momento.

E poi il goal numero 200 realizzato in serie B e il titolo di capocannoniere della serie B e il ritorno in A e il titolo di capocannoniere della serie A e poi il ritorno in Champions League e il goal su punizione allo Zenit e il goal su azione al Real Madrid a Torino e il goal su punizione alla Roma in campionato e il goal su azione sempre al Real Madrid al Bernabeu e il goal su punizione al Real Madrid al Bernabeu e la standing ovation del Bernabeu. 

E poi il goal su punizione con il Chievo numero 249 nel giorno del tuo compleanno e la standing ovation del Bentegodi e il rigore a cuore aperto contro il Chelsea e la rabbiosa doppietta contro il Bologna e io ci metterei anche quel palo che e poi.. ahhhhh la tua linguaccia!

E ancora...(aggiungiamo) nella nuova epoca Agnelli, i due missili da 30 metri anche se erano solo preliminari Europa League, e la nona stagione da massimo goleador bianconero con 11 reti, e poi il record di presenze e di gol in Serie A, e ancora il 316° gol sempre con la linguaccia fuori.

E poi quel videomessaggio d'amore, e quel contratto firmati in bianco e poi ancora l'emozione più grande: quella panchina illuminata al centro dello Juventus Stadium, tu e Boniperti

Sai Ale ce ne sarebbero molte altre, ma mentre svolgevo il tema è venuta in mente una domanda anche a me, piuttosto urgente:

"Tu come hai fatto, TU, che non hai creduto in Del Piero a non credere in Del Piero? "