MICCOLI ATTACCA: "Alla Juve di Lippi c'erano figli e figliastri"

Da quando ha lasciato la Juventus, Fabrizio Miccoli non ha mai smesso di togliersi sassolini dalle scarpe. A distanza di sei anni, il fantasista salentino continua rivangare il passato bianconero, senza lesinare critiche: "Alla Juve ha avuto una grande occasione, ma l'ha buttata al vento", gli fa notare un cronista. Ecco quindi la velenosa replica, riportata da "Il Giornale": "Adesso ho 30 anni e sono cambiato e in questo ha contribuito la fascia di capitano del Palermo. A Torino sembrava che lo stile Juve valesse solo per me, per farmi togliere l’orecchino. Io facevo notare che c’era chi ne aveva due in un orecchio o chi aveva i capelli rasta, ma a loro non dicevano nulla, il problema era solo il mio orecchino - racconta Miccoli -. Adesso mi sono comprato quello di Maradona e lo tengo in casa. L’ho acquistato di proposito per ridarlo a Diego e fare una foto con lui. Tutti sanno che mi piace il wrestling ma, nella riunione di arbitri e capitani, Collina mi ha detto di non mettere più la maschera in segno di esultanza dopo un gol, altrimenti sarei stato ammonito. Perciò adesso mimo con le mani la maschera".
Dalla Juve alla Nazionale: anche oggi Marcello Lippi continua ad ignorare l'attaccante del Palermo: "Tasto dolente. Non ho mai preteso niente e bisogna chiedere a Lippi perché non mi convoca. Però anche se non mi chiama, quello che mi fa maggiormente male è il fatto di non essere nemmeno preso in considerazione. E sì che qualcosa di buono penso di averlo fatto anch’io", si rammarica il fantasista.
Miccoli lancia frecciate anche all'ex allenatore rosanero Walter Zenga ed esalta l'attuale condottiero Delio Rossi: "Con Rossi è cambiato tutto, dal carico di lavoro alla mentalità. Con Zenga, quando si pareggiava fuori casa, era una festa; oggi invece cerchiamo sempre la vittoria. Per quanto mi riguarda con Rossi lavoro e corro di più, anche in allenamento, devo dare l’esempio. Prima mi gestivo il lunedì e il martedì".
Ora il Palermo di Miccoli e Rossi sogna la Champions: "Sono felice perché il Palermo sta andando a meraviglia, ma dobbiamo continuare su questa strada, e soprattutto lottare per la Champions contro squadre più forti ed attrezzate di noi", conclude "il Romario del Salento".