Massimo Mauro: "Quanto è difficile il ruolo del commentatore tv"

Nella sua rubrica su Repubblica.it "Visti dall'ala", l'ex esterno della Juventus Massimo Mauro ha parlato dei bianconeri. Il punto sul campionato. Analisi: "Vorrei tornare sulla lite tra Allegri e Adani dopo la gara tra Inter e Juventus. Questo perché anche io, nella mia veste di commentatore televisivo, ho commesso degli errori. Ho avuto un maestro, grande persona e professionista, come Massimo Corcione (che purtroppo ora non è più a Sky Sport, ma ne è stato direttore). Negli anni lui mi ha insegnato che l'opinionista, soprattutto se ex calciatore, ha una grande credibilità che non va smarrita parlando. Anche perché non è detto che chi abbia giocato, sappia parlare di calcio in tv. La regola basilare è dire ciò che pensi, ma senza esagerare. Chi sta su di giri è colui che ha appena finito l'evento e non i signori che, come me, che hanno passato gli ultimi 15 anni a vedere partite in televisione. Bisogna essere capaci di dire quello che si pensa, magari anche con una vena polemica, ma poi fermarsi: perché l'evento e i protagonisti dell'evento sono le cose più importanti per i telespettatori.
Sollecitare l'interlocutore sulla partita è giusto, senza però trascendere mai nello scontro da bar. Allegri e Adani sono intelligenti e sono sicuro che rivedendosi in quei due minuti si vergogneranno. Quando il microfono va al protagonista, se il commentatore è stato bravo nel sottolineare gli aspetti della partita, non c'è più bisogno di saltare sopra le sue parole. Il rispetto per chi è stato in campo è doveroso, si sceglie un commentatore che ha giocato proprio per questo. La famosa frase 'quel gol lo avrei fatto anche io' è una delle puttanate più grosse che un appassionato possa dire, perché non è mai stato in campo a quelle velocità. Una palla semplice può diventare difficile per una frazione di secondo, e qui sta la spiegazione sul fatto che i dilettanti sono milioni e milioni e i professionisti sono pochi. Nello specifico della lite Adani-Allegri, la frase 'zitto tu lo dici a tuo fratello' con quel tono non la ricordavo fa anni. Solo al processo del lunedì di Biscardi (con tutto il rispetto per memoria del conduttore) eravamo arrivati a questi livelli. Perché il commentatore che diventa più importante dell'evento e dei protagonisti fa un errore madornale e danneggia la comprensione del gioco più bello del mondo".