Massimo Mauro: “Mancano veri trascinatori. Non si può caricare tutto sulle spalle di un 20enne come Yildiz”

Massimo Mauro: “Mancano veri trascinatori. Non si può caricare tutto sulle spalle di un 20enne come Yildiz”TuttoJuve.com
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di Redazione TuttoJuve

Juventus, Massimo Mauro: “Mancano veri trascinatori. Non si può caricare tutto sulle spalle di un 20enne come Yildiz”

La Juventus non ha più fuoriclasse: Yildiz è talentuoso, ma non ancora un leader”

Secondo Mauro, la Juve sta chiedendo troppo a un giocatore di appena 20 anni, ne parla a Gazzetta:
«I bianconeri non hanno campioni come in passato e pretendono che Yildiz lo diventi subito. Ha colpi geniali, ma non la continuità per essere un leader tecnico e mentale».

Il rinnovo di Yildiz: come dovrebbe muoversi la società

Mauro è chiaro:
«Oggi Yildiz è il giocatore più importante che ha la Juventus, insieme a Thuram e Cambiaso. Ma non è ancora il fuoriclasse di cui la Juve ha bisogno. Non ci sono le condizioni perché si carichi da solo il peso della squadra. Può essere un grande numero due: per crescere ha bisogno di un numero uno accanto, come accadde a Del Piero con Vialli, Ravanelli e Baggio».

Numero 10 sì, fascia da capitano no

«La maglia numero 10 non è stata un errore. La fascia di capitano sì: Yildiz non ha ancora le caratteristiche per guidare la squadra. Rinnovare sarebbe un risultato importante, ma non un traguardo. La Juventus non deve essere considerata un punto d’arrivo: deve diventare il posto dove dimostrare il proprio valore».

Ricostruire è difficile: servono leader veri”

Per Mauro la Juve deve tornare a investire su giocatori di personalità:
«I giocatori sono mediamente bravi, ma non ci sono veri trascinatori internazionali. Né Yildiz, né Thuram, né Vlahovic, né Gatti, né Cambiaso sono leader da 7,5 per l’85% delle partite. Ma manca un vero “Kim”. Gatti ha qualità, Bremer è forte ma va valutata la tenuta fisica. Spalletti deve tirar fuori personalità ed equilibrio dai suoi attaccanti. Yildiz deve diventare concreto, affidabile, meno frenetico

Le prime partite di Spalletti alla Juve

«Buone, non entusiasmanti. Se nel derby il migliore è il portiere, qualcosa non funziona. Capisco le difficoltà di Spalletti nel soddisfare l’enorme aspettativa dei tifosi. La Juve non è più il punto di riferimento dei talenti italiani. Ha perso giocatori come Fagioli, Kean, Rovella… Non è stata una scelta furba. Bisogna tornare a costruire campioni in casa. Openda non è meglio di Yildiz e Vlahovic. Joao Mario non supera i terzini titolari. Zhegrova è un’alternativa a Conceição, David doveva avere un impatto ben diverso».