La Russa: "Gattuso? Rispetto la scelta, ma continuo a credere che Gravina sbagli a definirlo simbolo del calcio italiano. L'Inter? In finale di Champions non è stata la vera Inter"

Intervistato da "La Gazzetta dello Sport", Ignazio La Russa, Presidente della Camera dei Deputati, torna sulla scelta della FIGC di affidare la panchina della nazionale a Gattuso, e parla anche di Inter, la sua squadra del cuore: "È stato scelto Gattuso e allora viva Gattuso! È una scelta che io rispetto e una volta fatta la sostengo e la sosterrò fino alla fine. Resto comunque dell’idea che il presidente federale Gravina sbagli nel dire che è un simbolo del calcio italiano: Gattuso è il simbolo della resilienza, ma se parliamo di pallone per me i simboli sono Totti, Rivera, Baggio, Del Piero, oppure Buffon e Zenga. Detto questo, adesso dobbiamo tutti tifare per Ringhio.
Se mi sono ripreso dalla finale di Champions? Certo, anche perché sono convinto che i nostri si siano fatti male la notte prima della partita e che in campo siano scesi undici figuranti scritturati per motivi di ordine pubblico. Non erano loro, non era l’Inter. Adesso c’è il Mondiale per club che sinceramente, se non ci fossero già stati accordi, avrei suggerito per prudenza di non fare. I giocatori sono stanchi, avevano bisogno di riprendere fiato prima di ripartire alla grande in campionato con Chivu. Ecco, sull’allenatore è stata fatta una scelta di continuità: conosce benissimo l’ambiente e ha allenato i giovani, un po’ come Inzaghi alla Lazio. C’è una logica che mi fa ben sperare".