Jorginho presenta Italia-Belgio: "Sono una grande Nazionale. Chi non sogna di vincere il pallone d'oro?"

09.10.2021 21:00 di  Martino Cozzi   vedi letture
Jorginho presenta Italia-Belgio: "Sono una grande Nazionale. Chi non sogna di vincere il pallone d'oro?"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il centrocampista della Nazionale Jorginho è intevervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match tra Italia e Belgio. Ecco le sue parole. 

Come stai? "Bene, grazie. Ho sempre voglia di giocare e di poter aiutare la squadra. Tutte queste gare ogni tre giorni fai un po' fatica ad allenarti e a recuperare, ma sto bene".

Quanto è difficile motivarsi per una finalina per il terzo posto? "Abbiamo appena perso una partita, abbiamo questa voglia di vincere di nuovo. Qui abbiamo questa mentalità vincente e per me dopo l'ultimo ko la gara di domani rappresenta una opportunità. Vogliamo tornare a vincere".

Che differenza ha visto in campo contro la Spagna tra la semifinale di Wembley e mercoledì sera? "Nella gara dell'Europeo facevamo molta più fatica, mercoledì eravamo messi bene, stavamo recuperando bene. Poi i dettagli cambiano il percorso della partita a questi livelli".

Cosa pensi del Belgio? "Il Belgio è una grande Nazionale primo nel Ranking da anni, è una grande squadra e non è mai facile giocare contro di loro. Devi stare sempre sul pezzo e dare il massimo".

Sogni di vincere il Pallone d'Oro? "Quale bambino non lo sogna? Sognare in piccolo e sognare in grande è la stessa cosa, quindi meglio sognare in grande..."

Non sarebbe meglio lanciare prima i giovani in Italia? "Sì, magari potrebbe aiutare così da giocare più anni ad alti livelli. Spero i ragazzi possano avere queste opportunità".

Courtois ha detto che la gara di domani non conta nulla. Non è una mancanza di rispetto? "No, a me interessa come affrontiamo noi la partita. Come la affronta Courtois e il Belgio ci interessa poco, sinceramente".

Cosa vorrebbe dire per te vincere il Pallone d'Oro? "Qualcosa di incredibile. Trovare parole per poter spiegare è anche difficile, è qualcosa che quando ho iniziato era talmente lontano che oggi esserci così vicino è già qualcosa di incredibilmente bello".

Che effetto fa ad avere tutta questa pressione addosso? "Le cose cambiano veloci, stavo lavorando tanto al Chelsea e poi è arrivata questa annata dove sono andare bene le cose. Col sostegno di tutti mi sento davvero tranquillo, sono felice".