Gravina: "Non giocare contro Israele significherebbe non andare al Mondiale. Gattuso? Si vede già la sua mano"

15.09.2025 11:00 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Gravina: "Non giocare contro Israele significherebbe non andare al Mondiale. Gattuso? Si vede già la sua mano"
TuttoJuve.com

Intervenuto a "Radio Anch'io lo Sport", il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, affronta diversi temi riguardanti la nazionale, primo tra tutti quello relativo al match contro il Israele del prossimo 14 ottobre: "Non giocare contro Israele vuol dire non andare al Mondiale, e agevolare addirittura la nazionale israeliana. Di questo dobbiamo essere consapevoli. Innanzitutto ribadiamo il concetto che Gattuso ha piu' volte ha sottolineato: noi siamo uomini, cittadini di questo mondo. Siamo addolorati, molto addolorati, perche' ci teniamo alla dignita' umana. Siamo molto vicini alle persone che soffrono in Palestina, in particolare i bambini e i civili innocenti. L'Italia e' capitata nel girone con Israele, dire di non giocare vuol dire non andare al Mondiale. Delle due l'una: non possiamo pensare di utilizzare il calcio, che abbatte muri, si unisce e spera di risolvere i conflitti, e poi dall'altra parte invitare a non giocare, sapendo che si perde la qualificazione e agevolando addirittura in questo senso Israele. La Figc e' in stretto contatto col ministero dell'Interno per la partita di Udine. Non siamo insensibili, ci coordineremo sicuramente con la Uefa per un'iniziativa umanitaria.

Italia al Mondiale dopo 2 edizioni di assenza? Nei miei sette anni abbiamo mancato la qualificazione per due rigori sbagliati, in Svizzera e a Roma, ma il movimento e' vivo, come dimostrano i risultati delle giovanili e l'Europeo vinto nel 2021. Manca l'ultimo tassello, fondamentale: con un po' di fortuna in piu', credo che centreremo l'obiettivo".

 Gattuso? Si vede gia' la sua mano. Ci sono molte cose da sistemare come dice il ct, ma abbiamo le qualita' per centrare questo obiettivo importantissimo.

L'eventualità di giocare gli spareggi? Dobbiamo vincere, avere pazienza, costanza, grande impegno, grande determinazione. Anche al 92', come in Ungheria, ma bisogna vincere tutte le partite fino a novembre".