Gigi Maifredi: "Non ci sono analogie con la mia Juve, avevamo preso Dunga ma....."
Intervenuto in qualità di ospite ieri sera durante la trasmissione di Rai 2 "La Domenica Sportiva" Gigi Maifredi, consulente del Brescia ed ex allenatore della Juventus nella stagione 1990/91, ha commentato il momento difficile dei bianconeri, prossimi avversari delle sue rondinelle. Una stagione che per certi versi ricorda quella di vent'anni fa del tecnico lombardo il quale però non accetta il paragone: "Ci sono campionati che nascono male, alla Juve però ultimamente capita con una costanza preoccupante. Dallo tsunami del 2006 sta faticando nella ricostruzione, c'è voglia di tornare subito ai vertici ma per ricostruire ci vuole molto tempo, ricordiamoci che fino al 2006 la Juventus era la squadra più forte del mondo e che sarebbero poi stati inseriti tre innesti di valore assoluto la stagione seguente, ora la situazione è questa e la tifoseria non ha la pazienza di attendere di nuovo. Non vedo comunque analogie con la mia Juve, io ero stato preso per cambiare filosofia, Delneri non credo. L'idea che mi aveva dato la società era quello di cambiare impostazione dal sistema a uomo a quello a zona, ci volevano 2-3 anni per costruire una squadra forte ma già dopo quattro mesi mi misero sulla graticola nonostante all'inizio fu chiaro che si trattasse di ua stagione di transizione. Tanto per confermarvi la cosa rinunciammo a Dunga, già preso, per iniziare una costruzione che si sarebbe completata la stagione successiva dove, sfido tutti, avrei sicuramente vinto.
Ma già quella stagione con il brasiliano avremmo avuto ottime chance di scudetto. Poi non è che la Juve dopo di me vinse subito, si dovette aspettare Lippi e quattro anni circa". Chiusura infine sul rapporto Delneri Del Piero e sulla prossima gara tra Juventus e Brescia: "Tra i due vedo collaborazione, non vedo problemi ne screzi poi è normale che il tecnico debba dare spiegazioni davanti alla stampa ma sono d'accordo con l'allenatore della Juve, tra i due ci deve essere un giusto accordo sull'impiego. Delneri esonerato? No, non condivido l'idea, un allenatore per quanto mi riguarda va cambiato solo se perde la gestione dello spogliatoio. Ora domenica li sfideremo purtroppo con diverse assenze tra infortuni e squalifiche, ma per queste ultime è normale arrivare in questa fase di campionato e avere un alto numero di diffidati. Noi non tiriamo mai indietro la gamba e così capita che ci pigliamo qualche ammonizione di troppo, però è giusto così, poi abbiamo una buona rosa di 22 elementi quindi ci giocherà farà sicuramente bene domenica".
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