Gedi, ecco il piano per cedere Stampa e Repubblica. Le mosse della famiglia Elkann-Agnelli

Il disimpegno di Exor dal mondo dell’editoria entra nel vivo. La holding della famiglia Agnelli-Elkann, che controlla il gruppo Gedi, sta definendo i passaggi per cedere sia La Stampa sia Repubblica, come anticipato da ItaliaOggi l’8 ottobre 2025. Il piano prevede uno smantellamento graduale del polo editoriale, iscritto nei conti della capogruppo con un valore di circa 118 milioni di euro secondo il bilancio aggiornato a giugno.

L’iter dovrebbe partire dal quotidiano torinese, per poi concentrarsi successivamente su Repubblica. A Torino, intanto, si valuta la possibilità di riattivare dal prossimo anno i prepensionamenti, che potrebbero coinvolgere una ventina di giornalisti su un organico inferiore ai 170 redattori.

Per La Stampa, il principale soggetto interessato sembra essere Nem (NordEst Multimedia), gruppo editoriale che riunisce diverse testate del Nord-Est. L’offerta formale non è ancora stata presentata, ma le trattative preliminari sono in corso. Secondo fonti di mercato, il valore dell’operazione si aggirerebbe attorno ai 50 milioni di euro, anche se la richiesta iniziale potrebbe essere superiore.

Il comitato di redazione del quotidiano piemontese ha informato i giornalisti sulla posizione dell’azienda, che ha confermato l’esistenza di contatti con potenziali investitori ma nessuna trattativa ufficiale al momento.

Una volta definita la partita legata a La Stampa, Exor concentrerà gli sforzi sulla cessione di Repubblica. In pole position c’è la famiglia Kyriakou, armatori greci e proprietari della rete televisiva Antenna, già interessati anche alle emittenti radio del gruppo — Radio Deejay, Capital e m2o. Nem, invece, non avrebbe espresso alcuna intenzione di rilevare le attività radiofoniche di Gedi.

Con queste mosse, la famiglia Agnelli-Elkann si prepara dunque a uscire definitivamente dal settore dell’informazione, chiudendo un capitolo storico del proprio impegno nel panorama mediatico italiano.