Gazzetta - Ronaldo illude, l’Atletico voleva «sporcare» la partita e ci è riuscito

Su Gazzetta spazio alla gara di ieri. Cristiano Ronaldo illude con una punizione all’11’, poi sparisce. Anche il primo tempo di Griezmann si riassume in una punizione pericolosa, disinnescata da Szczesny y (28’). Pari all’intervallo anche tra le squadre, ma Simeone più soddisfatto: perché la Juve voleva dominare con la palla tra i piedi e ci è riuscita raramente, l’Atletico voleva «sporcare» la partita e ci è riuscito spesso anche con falli, proteste e provocazioni. L’Atletico è un coccodrillo che tenta di trascinare la zebra nella palude per azzannarla meglio. La Juve ottiene il meglio dal movimento di Dybala che si accentra da destra e si fa trovare tra le linee dalle verticalizzazioni di Pjanic. A inizio ripresa la Juve rientra più decisa a tenere il pallone e l’Atletico, con un passo indietro, sembra disposto a concederglielo. Ma è uno scherzo da coccodrillo. La Var salva per la seconda volta la Juve al 25’, quando rileva una spintarella di Chiellini a Morata che ha incornato a rete (25’).
Ma è tutto regolare quando i due pirati uruguaiani, Gimenez e Godin, colpiscono da sotto misura al 33’ e al 38’, con lo zampino di Morata. La difesa, orgoglio di casa, si è sciolta in 5’. Il Cholo festeggia impugnando i genitali, come si usa in taverna. Ma come contestare la sua gioia? Ha firmato un’impresa. Tornare al Wanda il primo di giugno per la finale oggi sembra quasi impossibile. Ma la Juve ha i mezzi per ribaltare tutto. A patto che la zebra abbia occhi da tigre e denti da leone, perché il coccodrillo sarà perfido e affamato come sempre.