Ferrari, il piano al 2030: sostenibilità, crescita fino a 9 miliardi di ricavi e aumento della remunerazione degli azionisti come Exor

Ferrari, il piano al 2030: sostenibilità, crescita fino a 9 miliardi di ricavi e aumento della remunerazione degli azionisti come ExorTuttoJuve.com
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Ieri alle 22:40Altre notizie
di Marta Salmoiraghi

Ferrari, in occasione del Capital Markets Day, ha presentato il nuovo Piano Strategico al 2030, che mira a coniugare innovazione tecnologica, tradizione sportiva e sostenibilità ambientale.

Sul fronte economico, il gruppo guidato da John Elkann prevede di raggiungere ricavi netti per circa 9 miliardi di euro entro il 2030, con una crescita media annua del 5%, trainata soprattutto dal settore Sports Cars e dalle attività collegate. L’aumento sarà sostenuto dal rafforzamento del portafoglio ordini e da un mix di prodotto più ricco e personalizzato, con investimenti complessivi di 4,7 miliardi di euro, in gran parte destinati alla nuova generazione di auto sportive. Anche le divisioni Racing e Lifestyle contribuiranno alla crescita, con un Ebit previsto di almeno 2,75 miliardi e un margine superiore al 30% entro il 2030, grazie anche ai modelli in edizione limitata.

Ferrari ha inoltre alzato i target finanziari al 2025, anticipando di un anno gli obiettivi di profittabilità previsti dal piano 2026: ricavi attesi oltre 7,1 miliardi di euro, Ebitda adjusted sopra 2,7 miliardi e indebitamento finanziario netto oltre 1,3 miliardi.

Ferrari prevede inoltre di incrementare la remunerazione per gli azionisti, il principale dei quali resta Exor, la holding degli Agnelli-Elkann, azionista di maggioranza anche della Juventus. A partire dai risultati dell’esercizio 2025, il gruppo innalzerà il dividend pay-out al 40% dell’utile netto rettificato, con un dividendo cumulato stimato in circa 3,5 miliardi di euro tra il 2027 e il 2031.

Parallelamente, è previsto un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie per un valore complessivo di circa 3,5 miliardi di euro, che sarà attuato dal 2026 fino al termine del piano strategico, in coerenza con la crescita della generazione di free cash flow industriale.