Discreti: "Tudor deve adattarsi e cambiare altrimenti rischia il posto"

Discreti: "Tudor deve adattarsi e cambiare altrimenti rischia il posto"TuttoJuve.com
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Ieri alle 22:40Altre notizie
di Marta Salmoiraghi

Stefano Discreti è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera ospite della trasmissione Fuori di Juve in cui ha espresso un giudizio netto sulla situazione in casa bianconera, indicando le sue “tre mosse” per provare a rilanciare la stagione dopo l’infortunio di Gleison Bremer. Le sue parole:

“Difesa a quattro, centrocampo a tre e tridente a piacere: è questa la ricetta. Se Tudor non cambia adesso, rischia seriamente il posto. Una retroguardia a tre con Gatti, Rugani e Kelly, davanti a Di Gregorio, è da medio-bassa classifica, tipo Sassuolo o Udinese. Se invece passi a un quartetto con Kalulu, Gatti, Kelly o Rugani, allora il livello si alza. Ma serve il coraggio di cambiare modulo: o metti Kalulu a destra, o dai fiducia a Joao Mario. Se non lo vede e ha anche ceduto Savona, allora bisogna rivedere le scelte di mercato estive. Continuando così, difficilmente Tudor arriverà a Natale.”

Discreti ha poi rincarato la dose, sottolineando come l’allenatore croato debba abbandonare il proprio integralismo tattico:

“O Tudor si adatta, oppure è destinato a lasciare. Non può insistere con la difesa a tre e il centrocampo a due, non in questo momento. Vedo troppe somiglianze con la scorsa stagione: un inizio illusorio, tanti pareggi, e ora l’infortunio di Bremer che pesa tantissimo. Non puoi pensare che una grande squadra viva solo sull’inventiva di Conceição e Yildiz. Serve una reazione, altrimenti il rischio è di compromettere di nuovo la stagione. Con un altro tecnico, con questa rosa, forse si poteva anche puntare allo Scudetto.”

Il giornalista ha concluso con una riflessione più ampia, toccando il tema della gestione e della programmazione tecnica:

“L’esperienza ti insegna che non puoi dipendere da un solo modulo. Se Tudor in estate non è riuscito a imporsi sul mercato, adesso deve trovare soluzioni diverse. Se il suo modulo è questo e non gli hanno costruito la squadra giusta, allora il problema è strutturale. Ma un grande allenatore, se capisce che non gli hanno fatto il mercato adatto, prende e se ne va.