Di Caro a Gazzetta: “Un derby, un pari e tre vincitori”

Il collega Di Caro a Gazzetta commenta la gara di ieri: “Una squadra, un campione e uno striscione. Il derby di Torino finisce con un pareggio e... tre vincitori. La dimensione raggiunta dal Torino quest'anno è tutta nella delusione finale di aver solo pareggiato e non vinto in casa della Juve ancora imbattuta allo Stadium. C'è andato vicinissimo e se non c'è riuscito il merito o la colpa ­ a secondo della tifoseria ­ è di un giocatore extraterrestre, Ronaldo, il solo per cui la stagione non finisce neanche quando è finita.

L'unico a trovare sempre nuovi stimoli, traguardi, record da raggiungere. Anche per questa straordinaria forza mentale e non solo tecnica è di un'altra categoria. Quando sale in aria come se avesse preso un ascensore e non scende finché la palla non impatta la sua fronte e finisce in rete, è ogni volta uno stupore. Aver vissuto all'epoca di Cr7 e Messi è un privilegio per chi ama il calcio. Ma una partita si può vincere anche fuori dal campo, sugli spalti, ed è quello che hanno fatto le due tifoserie, con una menzione speciale all'enorme striscione nella curva della Juventus: quell'«Onore ai caduti di Superga» alla vigilia dei 70 anni dalla tragedia, è un segnale davvero importante di civiltà, sensibilità e rispetto, che spegne polemiche recenti e lascia ben sperare per il futuro.”