De Laurentiis perde e se la prende con i giornalisti del nord: "Gazzetta sempre stata contro il Napoli. Mi dispiace per aggressione a Malfitano, ma è sempre stato tifoso Juve"

07.03.2017 23:19 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
De Laurentiis perde e se la prende con i giornalisti del nord: "Gazzetta sempre stata contro il Napoli. Mi dispiace per aggressione a Malfitano, ma è sempre stato tifoso Juve"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Aurelio De Laurentiis è stato intervistato da Premium Sport al termine del match con il Real: “Stasera hanno giocato un primo tempo esemplare, anche nella ripresa hanno dato il massimo. Loro sono il Real Madrid, per noi è già un successo confrontarsi con loro. Il pubblico è stato fantastico, avevamo dei grandissimi ospiti che hanno avuto una grandissima accoglienza in uno stadio che soffre la sua vecchiaia. Quando parlai di “cazzimma” all’andata qualcuno si era chiesto cosa intendessi, poi ho visto che il termine è stato ripreso anche dalla Gazzetta dello Sport che è storicamente il giornale di Juve e Milan. Sarri ha dato una lezione di calcio agli avversari, giocando una partita straordinaria. Sono convinto che faremo ancora grandi cose in campionato, ora ci resta da affrontare due volte la Juventus al San Paolo e noi speriamo di fare una grande figura”.

Incontro con Sarri chiude il caso? “Non c’è stato mai nessun caso aperto, se qualcuno si vedesse l’intervista che ho concesso Veltroni ho sempre parlato di Maurizio come un’esteta del calcio e grande allenatore. Io dopo Madrid non ho mai parlato di Sarri, ero arrabbiato con la squadra e salvai solo Insigne. Poiché i giornalisti del Napoli mi odiano, ed odiano il Napoli, si sono scatenati tutti contro di noi per creare casino dentro casa nostra. Hanno provato ad aggiungere ad una sconfitta altra cattiveria, così magari riperdono ed è infatti successo con l’Atalanta. La Gazzetta dello Sport è sempre stata contro il Napoli, c’è Mimmo Malfitano che mi dispiace perché è stato aggredito, ma è sempre stato un tifoso della Juventus. Il nostro è un paese disunito e regionalizzato, con un paese spaccato ma nessuno può dirlo. Io sono un cittadino libero e dico quello che penso e nessuno può chiudermi la bocca. Il Corriere dello Sport è invece un paladino del calcio Napoli, storicamente è così. Non sono l’uomo delle polemiche, ma dopo dodici anni di calcio sono stufo. Sentire in ogni stadio cantare “Lavali col fuoco” e nessuno dice nulla mi da molto fastidio, non mi sognerei di dirlo ad altro cittadino italiano. Questa sera il pubblico napoletano ha dato una lezione di crescita cultura all’Italia”.