Davide Lippi: "Mio padre ha chiesto scusa sulla tomba di mio nonno socialista per aver accettato la chiamata della Juve"

Davide Lippi: "Mio padre ha chiesto scusa sulla tomba di mio nonno socialista per aver accettato la chiamata della Juve"TuttoJuve.com
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di Giuseppe Giannone

Intervistato da "La Gazzetta dello Sport", Davide Lippi, procuratore e figlio dell'ex allenatore di Juventus e nazionale Marcello, racconta un aneddoto riguardante il passato juventino del tecnico toscano: "Il giorno in cui venne chiamato da Moggi alla Juve lui va sulla tomba del nonno, vecchio socialistone toscano anti Agnelli, a chiedere scusa perché accetta. Capisce i nostri valori familiari?

Calciopoli? Voglio andare via dalla Gea, non mi sento gratificato, ma papà mi dice: 'Non adesso, non si lascia la barca nella tempesta'. 

Non me l’ha mai detto, ma lascia la Nazionale per proteggermi, con il dolore dentro perché sarebbe rimasto e i giocatori lo volevano. C’è Calciopoli, il mio nome è facile da mettere in mezzo. Magari avrebbe vinto anche l’Europeo,  preferisce fare il papà che il ct, poi commette l’errore di tornare due anni dopo".