Damiani: "Passo indietro di Santoriello? Difficile entrare nel merito"

22.03.2023 16:40 di Redazione Torino   vedi letture
Damiani: "Passo indietro di Santoriello? Difficile entrare nel merito"
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Oscar Damiani, procuratore ed ex calciatore, ha parlato a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Parere sulla rinuncia di Santoriello al processo?
"È difficile entrare nel merito. Credo che, in virtù delle critiche degli ultimi mesi, sia stata adoperata una decisione nobile, forse per salvaguardarne la serenità. Forse una maggiore trasparenza potrebbe aiutarci a comprenderne con maggiore completezza i motivi”.

Mateo Retegui meriterebbe spazio in Nazionale?
“Francamente lo conosco poco, faccio fatica a darne un giudizio. Sono contento per il ragazzo. Mancini, inoltre, non gode di grandi alternative, e ciò costituisce un dispiacere per il sistema italiano. Per il c.t. azzurro è difficile riuscire a scovare ventidue giocatori di alto livello. I giocatori italiani in Serie A non sono molti”

Perché convocare Pafundi e non Baldanzi?
“E’ una sorpresa. Sono un estimatore di Baldanzi, che sta disputando una grande stagione ad Empoli. Il ragazzo avrebbe potuto garantire un apporto utile alla causa azzurra. Ciononostante, mi fido delle scelte di Mancini, il quale ha già dimostrato di vederci lungo”

Cosa pensa del paragone tra Best e Kvaratkshelia?
“Mi verrebbe da fare una battuta un po’ cattiva… Speriamo che non abbia la sua stessa testa! George Best era un grandissimo calciatore, che ha fatto la storia della sua nazionale. Kvaratskhelia, però, mi dà la sensazione di avere qualcosa in più. Il georgiano è calciatore forse più forte, con maggiori strappi e forza fisica”

Giudizio sulle dichiarazioni di Conte?
“Conte è un tecnico diretto, che non cerca mai scuse. Parliamo di un allenatore che ha sempre dotato le sue squadre di un gioco godibile ed efficace. Il Tottenham, però, non mi è mai parso realmente squadra, in cui potrebbe anche esserci qualche egoismo. Le dichiarazioni dell’ex Inter aiutano a comprendere quanto si tratti di un ambiente complicato. Dunque, credo che l’addio sia la soluzione migliore per il club, e per l’allenatore”