Corsport - Mancini: "La Juve è in testa, non è giusto contestare Sarri. Per Conte è un bel vantaggio giocare senza pubblico, ma non può perdere"
Il commissariot ecnico della Nazionale italiana Roberto Mancini inquadra il derby d'Italia in un'intervista concessa al Corriere dello Sport: "Se l’Inter perde, si fa davvero dura nella corsa scudetto? Soprattutto se la Lazio nel frattempo avesse battuto il Bologna. I giochi non sarebbero chiusi, ci mancherebbe, è ancora lunga, ma per i nerazzurri diventerebbe tosta recuperare l’eventuale distacco nonostante abbiano la partita con la Samp - spiega il ct -. Rincorrere vuol dire stare sotto pressione, non puoi più sbagliare".
Sui bomber del derby d'Italia: "Ronaldo o Lukaku? Ronaldo segna in tutte le partite, fa ancora la differenza. E’ un bel vantaggio averlo, ma attenzione perché nella Juve ci sono venti fenomeni. Penso a Dybala, per esempio: che campione. L’Inter non è solo Lukaku. Ci sono anche Brozovic, Barella e Lautaro. Lui è un giocatore pazzesco, mi ricorda Tevez: ha qualità e forza fi sica, non molla mai, è una punta che ci mette il cuore. Diventerà il numero uno".
Su Eriksen: "Un centrocampista completo, davvero bravo. Ma attenzione: non sono sorpreso che Conte lo stia utilizzando con cautela e non so se potrà subito fare la differenza perché viene da un altro mondo, che è la Premier. Al danese servirà del tempo per capire e capirci. L’anno prossimo sarà decisivo".
Il ct non si sbilancia sulla super sfida: "Tirando le somme: vince la Juve? No, gioca in casa ed è favorita. Ma sarà una partita durissima, che può decidere tanto. Non ho certezze".
Sul momento di Sarri: "Sarri è in grossa difficoltà? Non penso, è comunque in testa al campionato, può entrare nei quarti di Champions anche se è scivolato a Lione, e ha anche la Coppa Italia. Dopo tanti anni di successi, la Juve può anche avere qualche problema. Ma non dipende da Sarri, altrimenti vincerebbe ovunque sempre la stessa squadra".
Sulla Lazio: "La Lazio può mettere grande pressione alle rivali? Occhio al Bologna e, soprattutto, a Mihajlovic. Sinisa è uno tosto in campo e, come avete visto, anche nella vita. Non mollerà facilmente davanti ai suoi vecchi amici. Ma certo che la Lazio è davvero tanta, vive un momento magico, è in piena corsa per lo scudetto perché gioca bene e sembra che tutto le giri bene. Ogni tassello al suo posto, i giocatori si conoscono da tre o quattro anni: e arrivano i punti. Non ha le Coppe e potrebbe essere un bel vantaggio rispetto a Juve e Inter? Questo non lo so. Ci sono squadre che giocano sempre e spesso vincono tutto, partita dopo partita, soprattutto all’estero. Ricordatevi una cosa: ai calciatori piace giocare, non allenarsi. Quindi non me la sento di dire che non avere impegni durante la settimana può portare dei punti in più".